Abitart Hotel, Titolo di Prova
L’Abitart non è un hotel come tutti gli altri. Lo percepisci subito, guardando da fuori i colori curati, l’insegna in ferro battuto, le statue che ti chiedi cosa rappresentino e che ti accompagnano all’interno della struttura, come se fossero viaggiatori che entrano insieme a te per chiedere una camera…
La prima idea che hai, è che questa struttura nasceva come un perla in una zona che anni fa era industrializzata e un po’ degradata. E nasceva come una sfida, come prima perla tra tanti locali che hanno aperto anni dopo e hanno fatto la fortuna di quest’area della città.
E infatti il nostro pensiero non va molto lontano dalla realtà. Entriamo nella hall, tra pavimenti in ferro e lampadari artistici, tele e opere d’arte notevoli: ogni angolo merita attenzione. Ci accoglie una delle titolari, Annamaria Smiraglia.
Parlando con lei, capiamo molte cose: “Per la nostra famiglia, investire in questa zona ormai 14 anni fa, era una scommessa. Roma si fermava ai locali di Testaccio e qui c’erano i resti di una zona di mercati e fabbriche. Ma siamo stati testardi, e si può dire che abbiamo fatto da ponte verso uno sviluppo notevole di tutta l’area.”
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