Alla scoperta di Villa Ada

Guida al meraviglioso parco di Villa Ada

Villa Ada o Villa Savoia è oggi un parco cittadino di circa 160 ettari sulla via Salaria, più grande di Villa Borghese e secondo per estensione solo a Villa Pamphilj. Un bell’esempio di parco paesistico o all’inglese, la cui storia è legata a Casa Savoia che la possedette dal 1872.

Villa Ada è localizzata nel settore nord della città, in un’area compresa tra la via Salaria a est, via Panama a sud, viale Romania, via di San Filippo Martire, via Giacinta Pezzana e viale della Moschea a ovest e via del Foro Italico (la via Olimpica di una volta) a nord, , con ingressi in via Salaria, via di Ponte Salario e via Panama.

La villa sorge su tre sistemi di alture orientate in direzione sud-nord e, in mezzo a loro, due valli principali. La parte più frequentata è quella orientale lungo la via Salaria, fino al Monte Finanziere (32 m s.l.m.). Meno frequentata è l’altura centrale, detta Monte delle Cavalle Madri (60 m s.l.m.). La più selvaggia è quella occidentale, verso i Parioli, sulle alture denominate Vigna Vecchia, Colle Roccolo (50 m s.l.m.) e infine Monte Antenne (64 m s.l.m.): è l’area della villa la parte che i Savoia, alla fine dell’Ottocento, destinarono a riserva di caccia.

Anche se il parco è ormai inserito nel centro abitato di Roma, chi passeggia per Villa Ada ha l’impressione di trovarsi immerso nella natura. Lasciando i viali costruiti in tempi recenti per il passeggio, percorrendo i sentieri antichi si trovano spesso punti in cui la fitta vegetazione forma una selva impenetrabile e ci si inoltra in boschi di leccio e querce da sughero, abitate da scoiattoli e conigli selvatici. Per questo Villa Ada luogo è un luogo ideale per passare un pomeriggio di sole, per fare jogging o semplicemente per passeggiare. Viste poi le dimensioni del parco, non sono pochi coloro che vi si inoltrano in bicicletta. Nell’area si trovano alcuni punti attrezzati per il gioco dei bimbi, accanto all’ingresso di via di Ponte Salario e nell’area gioco nei pressi del casale della Finanzierà, dove si possono anche affittare biciclette.

La villa si estende su un’area di grande valore storico ma è nota per essere stata residenza della casa reale italiana, i Savoia, che la possiedono dal 1872 al 1878 e, di nuovo, dal 1904 al 1946. Il 25 luglio 1943. Benito Mussolini, dopo un incontro con il re, viene arrestato proprio qui.

Con l’avvento della Repubblica e a seguito delle vicende ereditarie della famiglia reale, il parco è stato aperto al pubblico in diverse fasi, dal 1957 al 1996. Sono tuttora privati e quindi inaccessibili al pubblico alcuni edifici quali la Palazzina reale con annesso giardino sede dell’Ambasciata Araba d’Egitto, il Casino Pallavicini abitazione di eredi Savoia, e altri manufatti minori.

L’Ingresso monumentale della villa è in via Salaria 265, con l’attiguo Casale del Guardiano e, in via Salaria 267, il passo carrabile per gli automezzi di servizio e autorizzati. La villa ha al suo interno numerosi edifici di varia natura ed epoca e, sebbene gli interventi maggiori siano stati voluti dai Savoia, l’assetto attuale della villa è il risultato delle sistemazioni realizzate nel Settecento quando la villa, accanto al preesistente uso agricolo, era già sfruttata come luogo di svago e di rappresentanza:

  • la Palazzina Reale, che oggi ospita l’Ambasciata di Egitto, con il Giardino segreto,
  • la vicina Torre Gotica, che in realtà è un serbatoio camuffato,
  • lo Chalet dietro la Palazzina Reale,
  • il Casino Pallavicini,
  • Tempio di Flora
  • la chiesetta del Divino Amore,
  • Villa Polissena,
  • le Scuderie Reali,
  • il Casale del Fienile, oggi sede del circolo ippico della società Cascianese,
  • il Casale delle Cavalle Madri, sul colle omonimo,
  • il Casale della Finanziera, sull’altura che domina la Salaria (sopra le caserme dei Carabinieri sulla via Salaria),
  • gli edifici lungo la via Salaria detti Tribuna I, Tribuna II (o Filomarino I) e Filomarino II, per la loro vicinanza alla preesistente Palazzina Filomarino dall’altra parte della strada. I primi due edifici sono privati e in mano degli eredi di ex dipendenti Savoia che avevano qui le loro abitazioni. Il Casale Filomarino II invece, oggi sede di un ufficio del Servizio Giardini del Comune, è trasformato in vaccheria e dotato di un laboratorio per la produzione del latte,
  • il piccolo edificio addossato al muro di via Salaria che oggi ospita il Bar Lo Scoiattolo,
  • il Bunker di villa Ada, il rifugio anti-aereo della famiglia reale.

 

 

Articolo di Daniele Morali

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Redazione Nèa Polis

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