Castelli Romani: laghi, residenze papali e … porchetta!

Alla scoperta dei Castelli Romani!

Nei pressi di Roma, più precisamente sui Colli Albani, sorgono 17 comuni oggi riuniti sotto il nome di “Castelli Romani“.

Come ha ricostruito lo storico Giuseppe Tomassetti, la denominazione “castelli romani” risale al XIV secolo, quando molti abitanti di Roma, per sfuggire alle difficoltà economiche e politiche derivanti dalla cattività avignonese, si rifugiarono nei castelli delle famiglie feudali romane dei Savelli (Albano e Castel Savello, Ariccia, Castel Gandolfo, Rocca Priora), degli Annibaldi (Molara, Monte Compatri, Rocca di Papa), degli Orsini (Marino) e dei Colonna (Monte Porzio Catone, Nemi, Genzano, Civita Lavinia).

Ciò che sicuramente caratterizza la zona è quell’atmosfera di assoluta tranquillità e serenità che è impossibile non respirare una volta arrivati qui, specialmente se si è lasciati alle spalle la caotica capitale. Quest’atmosfera è dovuta alla ricchezza di paesaggi mozzafiato che sembrano essere figli di un’altra epoca: due laghi di origine vulcanica – il lago Albano e il lago di Nemi -, ville cinquecentesche, giardini all’italiana, abbazie greco-medievali, residenze papali, antiche rovine e ottimo clima, soprattutto durante l’estate. Ma se questa è la cornice, l’opera d’arte vera e propria è rappresentata dalla convivialità degli abitanti e dalle leccornie che solo qui è possibile provare: è sicuramente nelle fraschette, antiche taverne, che troverete ottimo vino casereccio, olive, formaggi e altri particolari sapori locali. Ma il piatto principale di questa regione è sicuramente la porchetta, ormai diventata un simbolo non solo dei Castelli Romani, ma dell’intero Lazio.

Parco Naturale Regionale dal 1984, i Castelli Romani sono intenzionati a tutelare e valorizzare le caratteristiche naturali e culturali di questo territorio. In quest’area di circa 15.000 ettari, ricadono i territori di quindici dei diciassette comuni del comprensorio dei Castelli Romani (ne rimangono esclusi, per motivi geografici, solo Ciampino e Colonna). L’ente “Parco dei Castelli Romani” ha sede a Rocca di Papa, all’interno di Villa Barattolo, un elegante villino in stile liberty circondato da un parco di 7.500 metri quadrati con annessa un’antica cappella all’interno della quale si sta realizzando il centro visite del parco: assolutamente da visitare.

Parco Naturale Regionale dal 1984, i Castelli Romani sono intenzionati a tutelare e valorizzare le caratteristiche naturali e culturali di questo territorio. In quest’area di circa 15.000 ettari, ricadono i territori di 15 dei 17 comuni del comprensorio dei Castelli Romani (ne rimangono esclusi, per motivi geografici, solo Ciampino e Colonna). L’ente “Parco dei Castelli Romani” ha sede a Rocca di Papa, all’interno di Villa Barattolo, un elegante villino in stile liberty circondato da un parco di 7.500 metri quadrati con annessa un’antica cappella all’interno della quale si sta realizzando il centro visite del parco: assolutamente da visitare.

Le prime testimonianze della presenza umana nel territorio dei Colli Albani risalgono al Paleolitico inferiore (300.000 – 200.000 anni fa) e consistono in strumenti in selce – ciottoli rozzamente scheggiati ma anche “amigdale” lavorate su entrambe le facce a ricavarne una primitiva lama – rinvenuti in zona e attribuibili all’uomo di Neanderthal. Ma le prime popolazioni che colonizzarono stabilmente la zona dei Colli Albani furono quelle dei Latini, un insieme di popoli di origine indoeuropea che si stanziarono nel Lazio antico (il latium vetus di Plinio il Vecchio, che si estendeva a sud del fiume Tevere sino al promontorio del Circeo) a partire dal 2000 a.C.

Da allora la storia ha lasciato monumenti incredibili che ancora oggi sono meta di un certo tipo di turismo interessato:

  • Palazzo Pontificio (detto anche Palazzo Apostolico) di Castel Gandolfo, costruito su un progetto di Carlo Maderno a partire dal 1628 dove in precedenza sorgeva l’antico Castrum Gandulphorum, antico castello baronale. Grazie ai Patti Lateranensi del 1929, il palazzo gode del diritto di extraterritorialità e, dai tempi di papa Urbano VIII, è sede di villeggiatura papale. All’interno è inoltre visitabile la Villa di Domiziano, enorme complesso residenziale voluto proprio dall’imperatore, dotato di circo, teatro, santuario, ninfei;
  • Palazzo Colonna, attualmente sede del comune di Marino, venne costruito tra il Cinquecento e i primi anni del secolo successivo dall’architetto Antonio da Sangallo il Giovane e Girolamo Rinaldi. Come il nome fa intendere, il palazzo fu di proprietà della famiglia dei Colonna fino al 1916, quando la stessa famiglia lo cedette in enfasi perpetua al comune di Marino;
  • Le dodici Ville Tuscolane a Frascati sono invece state fatte costruire dalla nobiltà papale intorno al XVI secolo. Da iniziali “case di campagna” circondate da terre coltivate e da boschi, divennero veri e propri palazzi signorili, castelli, frutto dell’impegno dei più valenti architetti e artisti dei secoli XVI e XVII. Esse si legano all’impostazione della villa romana di epoca imperiale come luogo di ritrovo e meditazione, con l’utilizzo del “ninfeo” come apparato decorativo dell’assetto del giardino del castello.

Questi non sono altro che pochissimi esempi di edifici storici visibili e visitabili nella zona dei Castelli Romani. Se volessimo spostarci temporalmente ma non spazialmente, avremmo a disposizione anche altre costruzioni: il territorio dei Castelli Romani è una delle aree più ricche di reperti archeologici della provincia di Roma. Tusculum, Castra Albana, Mitreo di Marino sono solo alcuni tra i più famosi siti.

I Castelli Romani sono ricchi di eventi, specialmente nei mesi estivi e durante l’Ottobrata Romana. Fra le festività più importanti, vanno menzionate l’Infiorata più antica del mondo a Genzano di Roma, festeggiata fin dal 1778; e una delle sagre profane più antiche d’Italia, la Sagra dell’uva di Marino, festeggiata fin da quasi un secolo.

 

Articolo di Daniele Morali

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Redazione Nèa Polis

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