Dentro Caravaggio con Caravaggio Experience

Dentro Caravaggio con Caravaggio Experience

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Dentro Caravaggio con Caravaggio Experience

 

Dal 24 marzo al 3 luglio il Palazzo delle Esposizioni ospita un’installazione di videoarte immersiva in cui immagini, suono, profumo, dinamicità concorrono a creare un’esperienza unica: entriamo dentro Caravaggio con Caravaggio Experience.

Andare a vedere i quadri di Caravaggio proiettati su muri bianchi a Roma, dove si potrebbe tracciare un itinerario densissimo tra chiese e gallerie, può sembrare un azzardo. Perché pagare un biglietto per delle animazioni, accompagnate da musica e fragranze, quando si può fruire – in buona parte gratuitamente – degli originali? Perché i 48 minuti di video-proiezione con musiche di Stefano Saletti sono qualcosa di diverso da un semplice intrattenimento e allo stesso tempo sono una vera esperienza completa. È videoarte immersiva, come la definisce il principale autore del progetto, Stefano “FAKE” Fomasi, fondatore di THE FAKE FACTORY, e come tale permette di immergersi letteralmente dentro la produzione artistica di Michelangelo Merisi, uscendone colpiti e stimolati, forse anche più pronti a confrontarsi con le tele reali.

Dentro Caravaggio con Caravaggio Experience

La particolarità dell’installazione, che si avvale di ben 33 proiettori, è quella di creare uno spazio fluido, labirintico, entro il quale si può trovare il proprio personale spazio di visione: mentre le immagini scorrono a ciclo continuo seguendo il filo di una precisa narrazione ci si può sedere a contemplare staticamente una sola parete o decidere di vagare da una sala all’altra, seguendo contemporaneamente più immagini, lasciandosi suggestionare dalla molteplicità di stimoli sensori mentre suono, profumo e grafica si intrecciano in un’onda che è allo stesso tempo emotiva e razionale. Non solo intrattenimento, dicevamo. E infatti dietro a quello che scorre davanti ai nostri occhi c’è un sapiente lavoro di analisi e ricostruzione per grandi filoni o temi.

Dentro Caravaggio con Caravaggio Experience

Si parte, teoricamente dato che si può arrivare nelle sale a metà o alla fine della proiezione e poi riallacciare i fili a ritroso, dall’intro che in un gioco di luci vaganti tra mura e pavimento ci mette sulla lunghezza d’onda di quello che sarà il resto. Si passa poi attraverso il grande tema della luce che fa emergere dall’oscurità le sagome dei personaggi delle opere, come modellati di fasci che li colpiscono, veri protagonisti dell’arte di Caravaggio. C’è poi la natura, lussureggiante o degradata, soggetto o corredo di altre rappresentazioni e la possibilità di focalizzarsi su alcuni dettagli ad una grandezza ben maggiore dell’originale permette di godere appieno delle capacità mimetiche di Caravaggio, dell’interesse per la realtà anche nelle componenti più minute.

Dopo un intermezzo incentrato su Narciso è la teatralità a prendere il suo spazio in una delle sezioni più “didattiche” dell’intera installazione: le forme di compongono lentamente, disegnate con tratti semplici che ne sottolineano le linee di forza, l’equilibrio compositivo, lo studio attento. Alla serenità dello studio segue il vorticoso coinvolgimento emotivo del tema della violenza, presentato sotto la veste di un ritmo incalzante nelle immagini e nel suono: non si può che venire risucchiati entro questa dinamica angosciosa, imprevista. Infine si viaggia da un capo all’altro dell’Italia, attraverso le tappe più significative del percorso di Caravaggio, come vedendo il mondo attraverso i suoi stessi occhi.

Una continua scoperta, un itinerario mutevole che offre continui cambiamenti di punti di vista, veramente un’esperienza totale che avvicina in modo diretto tutti quanti.

Sito ufficiale del Palazzo delle Esposizioni

Sara Fabrizi

Sara Fabrizi

Sara Fabrizi

Classe '92, laureata in Filologia Moderna all'Università di Roma "La Sapienza", redattrice per NéaPolis e Tutored. Gestisco due blog "Parole in viaggio" dedicato all'arte e ai luoghi d'Italia e "Storie dal cassetto", raccolta di racconti brevi soprattutto a carattere psicologico. Un mio racconto "Il battesimo del fuoco" è stato selezionato e pubblicato nell'antologia "I racconti di Cultora. Centro-sud" seconda edizione per Historica edizioni nel 2015. Sono membro fondatore dell'associazione "La parola che non muore" e responsabile dell'ufficio stampa per il Festival omonimo a Civita di Bagnoregio, inaugurato nel 2015.