I Fori Romani: oltre la storia, le leggende e i misteri…

I Fori Romani: oltre la storia, le leggende e i misteri…

Venerdì sera, vi portiamo a visitare i Fori Romani. Leggete cliccando qui tutte le info per prenotarvi…

Ma vogliamo darvi prima qualche “pillola” che parli delle leggende meno conosciute dei Fori imperiali, in modo da mostrarvi un’anteprima sulla visita di venerdì in linea con il nostro stile “Roma Nascosta”.

Il Foro Romano è il Parco archeologico più famoso del mondo. Imponente con i resti della Roma antica, quasi severo per chi guarda con occhio attento lo scorrere dei secoli tra colonne, archi, strade, templi, pietre.

Ma un luogo simile ha alimentato anche decine e decine di leggende che incuriosiscono gli studiosi e attraggono i turisti da tutto il mondo. Una di queste, è quella del Lacus Curtius. Risale addirittura al Ratto delle Sabine l’inizio di questa storia che vi raccontiamo oggi, quando l’area dove oggi si trova il Foro era una enorme palude. Mezio Curzio, valoroso comandante dei Sabini, storici nemici di Roma all’inizio del periodo monarchico, cadde in un grande fosso melmoso.

I resti del "Lacus Curtius" nel Parco dei Fori
I resti del “Lacus Curtius” nel Parco dei Fori

I Romani chiamarono quel fosso “Lacus Curtius” e successivamente, con la bonifica dell’area, lo riempirono di terra e lo dichiararono sacro. Ci troviamo vicino alla Curia, sede del Senato Romano (clicca qui).

Passano i secoli, e nel 393 a.C. l’antico fosso si riapre improvvisamente a causa di un fulmine. L’evento fu considerato nefasto dai nostri antenati, e gli oracoli intimarono di gettare nel fosso quanto di più caro la città avesse per placare l’ira degli dei.

Dopo tanti sacrifici e tentativi vani, fu Marco Curzio, il più valoroso dei guerrieri Romani a capire il da farsi: vestito da soldato si gettò lui all’interno del fosso, che si richiuse immediatamente e placò l’ira degli dei. Roma, infatti, aveva nella potenza militare il proprio punto di forza, ed era il suo simbolo che doveva essere sacrificato.

Dietro questi racconti leggendari possiamo sempre ritrovare aspetti reali della vita del popolo romano. Ad esempio, una forte considerazione dei sacrifici umani; o ancora, la totale vocazione dei militari alla difesa della comunità. Tra l’altro, con il sacrificio di Marco Curzio, discendente dalla stessa gens di Mezio Curzio, si chiude un cerchio con la morte improvvisa del suo antenato avvenuta secoli prima. Evidentemente, dietro questo racconto, c’è anche un significato politico a noi oscuro su lotte di potere tra famiglie.

Insomma, abbiamo voluto regalarvi solo uno dei tanti racconti mitologici legati ai Fori Romani, che ci permettono di capire e conoscere meglio uno dei posti più famosi del mondo. Uno dei tanti aspetti che approfondiremo insieme durante la visita di venerdì sera.

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Redazione Nèa Polis

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