“FREDDY AGGIUSTATUTTO” al Teatro de’ Servi

“FREDDY AGGIUSTATUTTO” al Teatro de’ Servi

Dal 20 febbraio all’11 marzo il Teatro de’ Servi accende le luci della ribalta su “FREDDY AGGIUSTATUTTO”: il resistibile fascino dei reality spazzatura.

IL TESTO
Il testo di Lorenzo Riopi e Tobia Rossi si è aggiudicato la V edizione di “Una commedia in cerca di Autori”, il concorso per autori under 40 ideato dalla Bilancia Production.

LA TRAMA
E’ un ritratto della televisione di oggi certamente caricaturale quello portato in scena con la regia di Roberto Marafante, ma non per questo meno vero. L’ironia è spesso graffiante, le situazioni sfuggono al controllo fino a diventare un surreale intreccio di contraddizioni. Eppure la commedia di Riopi e Rossi non è solo un divertente susseguirsi di gag e di colpi di scena. Può anche indurre a riflettere sulla povertà di ciò che la tv ci offre e sulla falsità propinataci da molti programmi, magari perfino di successo, ai quali ci accostiamo senza sufficiente senso critico.

“È una commedia che gioca col mondo delle real tv, un tipo di spettacolo che vuole raccontare la vita reale ma finisce per creare maschere ‘più finte del finto’- hanno commentato Riopi e Rossi. – Su questo paradosso abbiamo costruito la storia che fotografa un’Italia dominata dalle ossessioni: il denaro, la popolarità, l’aspetto fisico. Il tutto, giocando col genere dinamitardo della commedia”.

Una satira e quasi una denuncia, dunque, ma anche un’allegra carrellata di personaggi che per loro volontà e nel contempo per costrizione si trovano a svolgere ruoli dai quali finiscono con l’essere sopraffatti. E i rapporti interpersonali diventano un ginepraio da cui nessuno sa più come uscire. Tutto ruota intorno alla figura di Freddy Aggiustatutto, che è il protagonista, oltre che il titolo, di uno dei programmi più popolari dell’emittente satellitare Life TV. Rispondendo al più classico dei cliché, appare come un macho sexy e palestrato che corre in aiuto di casalinghe più o meno disperate. La realtà è tuttavia molto diversa: Federico Semerano, in arte Freddy (interpretato da Matteo Nicoletta), è ipocondriaco, ingenuo ed insicuro. E alla fine si troverà nella necessità di aggiustare non i lavandini altrui, ma addirittura la sua vita, nel lavoro come nell’amore.

Intorno a lui ruotano Cora (Alessandra Schiavoni), la tipica donna in carriera di 50 anni, ma ne dimostra meno, impeccabile dall’abbronzatura al trucco, alle scarpe. Giorgio (Giuseppe Cantore), il direttore di una rete TV in perenne ricerca di un nuovo format oltre che di avventure galanti, Nadia (Giulia Carpaneto) attrice giovane e bella, perfino brava ma costretta ad impersonare sempre e solo ruoli stereotipati. In questa vera e propria fiera della vanità, entra infine Anna (Alessia Punzo), l’’improbabile fidanzata di Freddy. Non buca lo schermo, semmai lo sfonda vista le sue rotondità, così poco “taglia S” da spingere Cora a chiedersi se il suo nome si scriva con tre “enne”.

IL TEATRO

L’edificio che ospita il Teatro dei Servi è stato costruito, nel 1950, nel grande orto e giardino del convento adiacente alla parrocchia della chiesa di Santa Maria in Via.
Situato nel centro storico di Roma a pochi passi da Fontana di Trevi e affacciato su via del Tritone, il Teatro de’ Servi, venne inaugurato il 26 aprile 1957 da una Compagnia diretta da Eduardo de Filippo, con la prima assoluta di “De Pretore Vincenzo”. La regia era dello stesso Eduardo, scene di Titina de Filippo e musiche di Renzo Rossellini. Interpreti principali Achille Millo e Valeria Moricone, al suo debutto teatrale. Dopo la prima, intervenne il Vicariato che impose la censura di questo spettacolo, tra grandi polemiche cittadine, e il teatro, nuovo di zecca, restò chiuso per alcuni mesi.
Negli anni successivi, la censura del vicariato si fece sempre meno pressante, e il teatro poté ospitare attori italiani quali Maria Letizia Celli, Carlo Tamberlani, Antonio Crast, Giusi Raspani Dandolo, Mario Siletti, Aldo Giuffè, Walter Maestosi, Silvio Spaccesi, Fiorenzo Fiorentini, Jole Fierro, Giovanna Scotto, Laura Gianoli; attori stranieri Robert Alda, Eva Bartok, Judith Evelion, John Scott, Bernard Fox, John Stacy, Maureen Gavin; registi quali Mario Landi, Carlo Di Stefano, Giovanni Calendoli, Renzo Giacchieri, Luciano Lucignani; direttori d’orchestra quali Massimo Pradella, Giuseppe Morelli, Walter Cataldi-Tassoni, Renzo Rossellini; cantanti lirici quali Giuseppe Sabatini, Bruno Beccaria, Pietro Spagnoli, Maria Prosperi, Katia Ricciarelli; compagnie e gruppi musicali quali Massimo Coen e “I Solisti Romani”, La Società del Quartetto, Eduardo Bennato, Compagnia Teatrale Italiana, Compagnia Italiana di Prosa, The English Players, The Pay Guild, The New York Company, The Momix, Compagnia Aldo Giuffrè e Jole Fierro, Compagnia Fiorenzo Fiorentini, Music Theatre International.
Fino alla fine degli anni Settanta il Teatro de’ Servi fu un punto di riferimento per i frequentatori di teatro a Roma.
Negli anni Ottanta, con le nuove normative sulla sicurezza nei luoghi di pubblico spettacolo, iniziò un periodo difficile come per molte sale teatrali di Roma: alla fine della stagione del 1983 il teatro venne chiuso per un anno per permettere importanti lavori di adeguamento.
Il teatro riaprì nel 1984, con una capienza totale di 252 posti, ma solo fino al 1988 anno in cui torna a chiudere le sue porte, al fine di eseguire altri onerosi lavori di adeguamento alle norme. Dopo un anno di lavori, all’inizio del 1990, la sala riprende finalmente la sua attività.

RIFERIMENTI E BIGLIETTI

Teatro de’ Servi
Via del Mortaro 22, Roma
info: 06 6795130
www.teatroservi.it

Fabio Pompei

Fabio Pompei

Ingegnere informatico, dottore di ricerca (Ph.D.) in Ingegneria elettronica e giornalista. Ha iniziato la sua carriera in azienda nel settore bancario, attualmente è responsabile in una azienda di telecomunicazioni. Docente in corsi di laurea (ingegneria) in università pubbliche e private, è autore di pubblicazioni scientifiche nel settore delle telecomunicazioni. Ha ricoperto negli ultimi anni incarichi pubblici, occupandosi, in particolare, di Politiche economiche, finanziarie, innovazione tecnologica e semplificazione amministrativa.