L’Impero: l’apoteosi e il lento declino di Roma

L’Impero: l’apoteosi e il lento declino di Roma

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Il sistema del “principato” creato da Augusto, improntò l’impalcatura statale dell’impero per i primi 2 secoli, all’incirca fino all’epoca della dinastia imperiale degli Antonini (138-192 d.C.).

In questa prima fase dell’impero, il potere economico e politico era ancora prevalentemente gestito dalle aristocrazie romane-italiche che venivano ancora rappresentate in modo considerevole dal Senato.

L’antica istituzione repubblicana, anche se non possedeva più il peso politico del passato, conservò per tutto questo primo periodo imperiale un relativo potere contrattuale con la figura del “principe-imperatore”, formulata appunto durante l’ascesa di Ottaviano.

Questo equilibrio si modificò dalla dinastia dei Severi (193- 235 d.C.) in poi, in un modo sempre più radicale, fino ad un suo totale cambiamento avvenuto durante il III secolo d.C.

In questo periodo della storia imperiale romana, l’esercito acquisì un ruolo politico sempre maggiore anche nella designazione dell’imperatore a scapito del Senato e dei tradizionali assetti di potere.

L’investitura imperiale ormai avveniva per acclamazione militare e il potere dell’imperatore si fece sempre più assoluto.

Successivamente con Diocleziano, imperatore dal 284 al 305 d.C. , il sistema di potere ideato sotto Augusto fu trasformato definitivamente nel “dominato”, regime in cui si concretavano i poteri del principe assoluto.

Fu proprio durante il III secolo d.C., che l’impero romano si avviò verso un percorso fatto di drastici cambiamenti sotto ogni punto di vista e da cui ne uscì profondamente mutato rispetto alla sue origini.

Il III secolo d.C. per Roma rappresentò un punto di svolta nella sua storia imperiale, tale periodo è anche denominato “basso impero”.

Successivamente, prima con l’imperatore Costantino (306-337 d.C.) e poi con l’imperatore Teodosio I (379-395 d.C.), l’impero romano mutò in un nuovo organismo statale in maniera irreversibile.

Costantinopoli (l’odierna Istanbul) divenne la nuova capitale politica dell’impero, con il cristianesimo come religione ufficiale.

Lo stato, alle soglie del IV secolo d.C., venne definitivamente diviso tra i figli di Teodosio I in una parte occidentale ed una orientale.

I nuovi centri del potere politico imperiale furono le città di: Milano, Ravenna, Costantinopoli e Treviri.

Roma divenne solamente un centro politico puramente formale, una “capitale ideale” della romanità.

Aldo Doninelli

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Redazione Nèa Polis

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