KLAMATA KARDÌA AL PALLADIUM

KLAMATA KARDÌA AL PALLADIUM

Lo spettacolo

KLAMATA KARDÌA liberamente tratto da Fedra di Seneca al Teatro Palladium – Università Roma Tre (Piazza Bartolomeo Romano 8, 00154 Roma)

Il team

di e con Maria Elena Curzi e Alessandra De Luca
videoarte e foto Adriano Pucciarelli
musiche originali Roberto Ribuoli
costumi Arianna Pioppi e Medea Labate
disegno luci Francesco Ciccone
voce fuori campo Daniele Di Matteo
foto di scena Matteo Nardone

La trama

“In quel sepolcro infernale, che cosa facevano?
[…] quel che si può fare in un inferno, cantavano. Infatti, dove non c’è più speranza, rimane il canto.”
Victor Hugo, I miserabili, parte IV, L’idillio di rue Plumet e l’epopea di rue Saint-Denis

“L’uomo primitivo siamo noi, nel regno e nel dominio della tecnica. Confrontarcisi è un’esperienza sia pedagogica che teatrale, ed è forse questo che bisogna rivalutare, nella sua “antichità” e nella sua “novità”, nei modi nuovi in cui queste cose si esprimono nel nostro tempo.” (Goffredo Fofi)

Uno spettacolo che mette in campo una riflessione su qualcosa di primitivo ma che ci appartiene tuttora: il tema della perdita, dell’abbandono, della mancanza, degli affetti scomparsi e poi ritrovati in altra forma, distrutti in frammenti e poi ricuciti nei ricordi, della violenza, della solitudine, della paura. Questo è Klamata kardìa – Il pianto del cuore, di Maria Elena Curzi e Alessandra De Luca, liberamente ispirato alla Fedra di Seneca. Lo spettacolo, in programma il 20 aprile al Teatro Palladium nella sezione “Laboratori in scena”, è risultato dell’impegno che la Fondazione Roma Tre Teatro Palladium sta mettendo in campo in progetti sperimentali presentati da giovani autori ed interpreti.
“Si tratta di qualcosa che appartiene all’uomo primitivo, alla tragedia classica, al canto delle prefiche che ha un sapore antico e primigenio, ma anche a noi – affermano le curatrici. “Il ritmico risuonare del battito dei nostri cuori dentro e fuori di noi fa da continua base di sostegno, e dà il tempo alla vita: la materia prima con cui il teatro si confronta.

Note di regia

Eména mu dispiàcesse, kéccia-mu, ma satti icusa i sperazziuna (A me dispiacque, piccola mia, quando ho sentito le campane a morto). Così inizia una delle nenie che intonavano in griko le prefiche salentine non troppi anni fa, ripresa poi dal documentario Stendalì – Suonano ancora di Cecilia Mangini, con testi di Pierpaolo Pasolini. Partendo da questa nenia e dal racconto mitologico della morte di Ippolito, Klamata kardìa – Il pianto del cuore ci mette davanti a un dolore da accettare. Senza sconti, senza cedere al consolatorio. Ce ‘nna clàssome na clàssome /na mi’ pposéssome macata (dobbiamo piangere e piangere/ senza mai riposo), continuano a dirci le prefiche, nella consapevolezza che solo l’essere attraversati fino in fondo da questo dolore ne può permettere il superamento.
Ippolito lotta contro un mostro, così come fece suo padre Teseo. Ma questa volta il mostro vince. Il suo corpo viene fatto a brandelli, impossibili da ricucire insieme. Forse però qualcosa resta intatto in chi rimane, il ricordo d’un gesto d’una sillaba.

La location

Il Teatro Palladium di Roma, situato in piazza Bartolomeo Romano, è uno dei teatri della città. Facente parte del quartiere Garbatella, è di proprietà dell’Università degli Studi Roma Tre. Vengono organizzati al suo interno spettacoli di natura teatrale, cinematografica e musicale. Gli stessi studenti di Roma Tre aiutano nella gestione degli eventi.

La struttura del Palladium fu progettata dall’ingegnere Innocenzo Sabbatini nel 1927. Negli anni successivi, fu utilizzata in diversi modi: diventò anche uno spazio per ospitare feste e concerti. Nell’estate 2000, il locale chiuse per via dell’inquinamento acustico provocato ai danni di chi abitava nello stesso edificio.
Successivamente, l’Università degli Studi Roma Tre prese in affitto la struttura, scegliendo poi di acquistarla definitivamente. Il rettore dell’Università, Guido Fabiani, scelse di farlo diventare “uno spazio culturale importante a disposizione del Dipartimento di musica e spettacolo dell’ateneo (il DAMS) e di tutti gli studenti, ma la struttura rientrerà anche nel circuito cittadino e nazionale degli spettacoli cinematografici e teatrali”.
Il Palladium venne ristrutturato e adattato per il nuovo tipo d’utilizzo. Il Teatro Palladium venne ufficialmente inaugurato il 15 ottobre 2003, dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Prevendite:

Teatro Palladium – Università Roma Tre
Sito ufficiale: http://teatropalladium.uniroma3.it/
Pagina FB: https://www.facebook.com/search/top/?q=teatro%20palladium

biglietteria.palladium@uniroma3.it – tel. 327 2463456 (orario 10:00-13:00 / 15:00 – 20:00)
http://www.liveticket.it/TeatroPalladium

Prezzi

Prezzi spettacoli:
intero € 15
ridotto € 10
studenti € 5

Fabio Pompei

Fabio Pompei

Ingegnere informatico, dottore di ricerca (Ph.D.) in Ingegneria elettronica e giornalista. Ha iniziato la sua carriera in azienda nel settore bancario, attualmente è responsabile in una azienda di telecomunicazioni. Docente in corsi di laurea (ingegneria) in università pubbliche e private, è autore di pubblicazioni scientifiche nel settore delle telecomunicazioni. Ha ricoperto negli ultimi anni incarichi pubblici, occupandosi, in particolare, di Politiche economiche, finanziarie, innovazione tecnologica e semplificazione amministrativa.