LOVE: il Chiostro del Bramante diventa social

LOVE: il Chiostro del Bramante diventa social

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LOVE: il Chiostro del Bramante diventa social

Fino al 19 febbraio 2017 al Chiostro del Bramante in mostra Love (http://www.chiostrodelbramante.it/post_mostra/love-l-arte-contemporanea-incontra-l-amore/). Continua così la collaborazione Dart Chiostro del Bramante con Arthemisia group, che pongono al centro del chiostro le due grandi scritte LOVE ed AMOR racchiuse nella forma del cubo, essenziali e diverse, emblema della “relatività dell’amore” di cui tutta la mostra è pregna. Cinque audioguide, cinque percorsi diversi che narrano la stessa storia. Puoi essere accompagnato nelle dodici sale allestite da un personaggio a scelta. Il carattere ed il punto di vista del personaggio cambiano la storia, eppure  quel che vediamo è uguale. L’udito, la vista, il tatto si incontrano nella varie sale. Qui inizia il viaggio, che coinvolge tutti in modo diverso, perché ognuno vive l’amore soggettivamente.

Si parte dalla pop art newyorkese di Robert Indiana e si arriva alla sensualità di Wesselmann: un corpo nudo, una bocca di donna che fuma una sigaretta: cosa è l’amore se non la ricerca del bello?Tom Wesselmann_Sunset Nude e Smoker

L’idea di amore la narra un musical di Hollywood, messo in scena in una sala concerti della stazione di Vitebsk, Russia: stessi sentimenti in luoghi diversi, distanti e con storie sociali completamente opposte. Niente di più simile all’amore e preambolo perfetto per la sala successiva in cui domina il fucsia, in contrasto con  la bianca scultura Kiss, inno all’amore libero, vero, sincero e al di sopra di ogni diversa abilità.

L’amore puro e virginale della madre, che va oltre la linea biologica e al di sopra di ogni confine territoriale è espresso nelle stampe digitali di Vanessa Beecroft. Il contrasto con la sala adiacente è netto. Pesantezza e rigidità. L’amore costretto, l’amore subdolo, l’amore violento, l’amore che diviene barriera e controllo. Cosa c’entrano le opere di Mark Manders? Eppure la femminilità sembra non risentire di questo contrasto, di questa essenziale prigione.

Ci accompagnano al piano superiore dei neon con tre semplici scritte, che parlano degli effetti dell’amore. Chi viene salvato e chi soffre. Le due facce della stessa medaglia.

Salendo troviamo un grande cartellone su cui scrivere pensieri, disegnare e raccontare. Un grande muro dell’amore comune in contrapposizione con l’amore divo. L’ amore per la storia dell’arte, nella logica del passato/presente che muta, ma rimane lo stesso è raccolto nelle opere di Vezzoli ed il piccolo quadro di Warhol raffigurante Marilyn Monroe ci porta all’esasperazione dei quel divismo della sala precedente. Lei, donna simbolo della femminilità e del fascino, ma icona di amori infelici.

L’ultima sala ove troverete l’allestimento di” All the eternal Love I have for the pumpkins” è una ventata di gioia e freschezza, il riassunto dell’intero percorso. Entrate, respirate, guardate, fotografate. Date spazio a voi, che siete l’anima dell’allestimento. In mezzo a tante zucche identiche ricercate la vostra essenza  e sarete in grado di trovare l’amore.Yayoi Kusuma_All the Eternal Love I Have for the Pumpkins

Love sarà una mostra che farà parlare di sé anche in futuro perché narra l’amore dell’oggi. L’amore che si fotografa e si condivide, che viene dato in pasto agli hashtag e ai selfie. Uno dei principali motivi di divorzio di questo periodo storico sono i social network e la multimedialità. Eppure in questa mostra divengono strumento di unione e convivialità.

In coppia o con gli amici è una mostra divertente. Da soli è una mostra leggera con tratti introspettivi.

Quindi #chiostrolove and enjoy.

Silvia Grillo

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Redazione Nèa Polis

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