Prologo Samuel Beckett Atto senza parole L’ultimo nastro di Krapp

Prologo Samuel Beckett Atto senza parole L’ultimo nastro di Krapp

Prologo Samuel Beckett, Atto senza parole – L’ultimo nastro di Krapp
musiche originali eseguite dal vivo da Giacomo Vezzani

L’opera – Prologo Samuel Beckett

Mercoledì 28 e giovedì 29 marzo il Teatro Palladium ospiterà due serate omaggio a Beckett per offrire al pubblico un approfondimento sull’opera del grande autore irlandese, con poesie, brani letterari e con il capolavoro L’ultimo nastro di Krapp e il non meno celebre Atto senza parole. Il progetto, dal titolo En attendant Beckett, è un vero e proprio percorso multimediale ideato da Glauco Mauri e Roberto Sturno con la collaborazione di Andrea Baracco e con le musiche originali eseguite dal vivo da Giacomo Vezzani.
Nello stupito, grottesco silenzio di Atto senza parole l’uomo beffato e ingannato dalla vita, che sembra sempre soccorrerlo, ma poi sempre lo delude, trova la sua commovente dignità nel rifiuto e nella voluta solitudine. In questo breve atto si può chiaramente comprendere la visione beckettiana dello scontro tra l’uomo e la vita.
Ne L’ultimo nastro il vecchio Krapp ascolta una bobina che ha registrato tanti anni fa: la sera del suo trentanovesimo compleanno. Tanti, tanti anni sono passati! Riaffiorano persone, visi ormai sbiaditi dal tempo, si riscoprono sentimenti … e tra questi – ormai dimenticata – una storia d’amore, “quando la felicità era forse ancora possibile”. Ma il giovane Krapp non l’aveva saputa afferrare la felicità.
La bobina finisce e Krapp rimane disperatamente solo nel buio della sua “vecchia tana” piena di bobine che raccontano la storia della sua vita ma che finiranno sempre col rimanere vuote … esaurite di ricordi. Glauco Mauri, il primo Krapp italiano, dialoga, oggi, con la sua voce di trentenne registrata nel silenzio notturno di un teatro oltre cinquant’anni fa. Era il 1961.

Note di regia

“Nella vita della nostra Compagnia, Beckett è stato un amato compagno di viaggio.
In diverse stagioni teatrali abbiamo interpretato, oltre a un beckettiano Don Giovanni di Molière, dieci suoi atti unici, anche tra i meno noti, che nella stagione della rappresentazione hanno ricevuto il Premio della Critica.
Il mondo di Beckett è un poetico, tragico e farsesco modo di interpretare la vita: la tragedia del vivere che diventa farsa e la farsa del vivere che diventa tragedia. Un ossimoro dove convivono una risata e un arido pianto, una disperazione senza speranza e un insopprimibile sentimento di pietà per l’uomo.
Insieme alla rappresentazione di “Finale di partita”, ci siamo sentiti in dovere, come uomini di teatro, di contribuire alla conoscenza, e quindi alla comprensione, di questo grande autore.
Di conseguenza, abbiamo progettato una serata in cui, oltre a grandi capolavori come Ultimo nastro di Krapp e Atto senza parole, prenderanno vita altre opere, forse meno conosciute, ma non per questo di minor valore.
Saremo guidati e portati alla scoperta dei suoi atti unici e dei suoi radiodrammi meno noti, delle sue poesie e dei brani più significativi dei suoi romanzi, dei suoi rapidi folgoranti pensieri e del film-documentario Dal silenzio al silenzio di Seàn O’Mòrdha. Quest’ultimo è un documento quasi sconosciuto, curato anche dallo stesso Beckett, dove il grande autore, che non ha mai voluto parlare di sé e dei suoi lavori, si rivela per la prima volta al pubblico. Le parole e le musiche in esso contenute ci sono sembrate le più adatte a dare un senso compiuto a questa serata.
Beckett non è solo un celebre scrittore del “Teatro dell’Assurdo”, ma anche un grandissimo poeta della difficoltà del vivere dell’uomo.
Le sue “favole”, dove si ride e si piange, ci aiutano a meglio capire questa nostra difficile vita.
Ecco perché Beckett!”
Glauco Mauri

Il teatro

Il Teatro Palladium di Roma, situato in piazza Bartolomeo Romano, è uno dei teatri della città. Facente parte del quartiere Garbatella, è di proprietà dell’Università degli Studi Roma Tre. Vengono organizzati al suo interno spettacoli di natura teatrale, cinematografica e musicale. Gli stessi studenti di Roma Tre aiutano nella gestione degli eventi.

La struttura del Palladium fu progettata dall’ingegnere Innocenzo Sabbatini nel 1927. Negli anni successivi, fu utilizzata in diversi modi: diventò anche uno spazio per ospitare feste e concerti. Nell’estate 2000, il locale chiuse per via dell’inquinamento acustico provocato ai danni di chi abitava nello stesso edificio.

Successivamente, l’Università degli Studi Roma Tre prese in affitto la struttura, scegliendo poi di acquistarla definitivamente. Il rettore dell’Università, Guido Fabiani, scelse di farlo diventare “uno spazio culturale importante a disposizione del Dipartimento di musica e spettacolo dell’ateneo (il DAMS) e di tutti gli studenti, ma la struttura rientrerà anche nel circuito cittadino e nazionale degli spettacoli cinematografici e teatrali”. Il Palladium venne ristrutturato e adattato per il nuovo tipo d’utilizzo.
Il Teatro Palladium venne ufficialmente inaugurato il 15 ottobre 2003, dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Informazioni Prologo Samuel Beckett

Prologo Samuel Beckett:

Teatro Palladium – Università Roma Tre
Piazza Bartolomeo Romano 8, 00154 Roma

Prezzi spettacoli: intero € 15 / ridotto € 10 / studenti € 5
Sito ufficiale: http://teatropalladium.uniroma3.it/
Pagina FB: https://www.facebook.com/search/top/?q=teatro%20palladium

Fabio Pompei

Fabio Pompei

Ingegnere informatico, dottore di ricerca (Ph.D.) in Ingegneria elettronica e giornalista. Ha iniziato la sua carriera in azienda nel settore bancario, attualmente è responsabile in una azienda di telecomunicazioni. Docente in corsi di laurea (ingegneria) in università pubbliche e private, è autore di pubblicazioni scientifiche nel settore delle telecomunicazioni. Ha ricoperto negli ultimi anni incarichi pubblici, occupandosi, in particolare, di Politiche economiche, finanziarie, innovazione tecnologica e semplificazione amministrativa.