ROMA FRINGE FESTIVAL

ROMA FRINGE FESTIVAL

Il teatro è uno strumento efficace al fine di riunire un gruppo di invidui, una comunità, un popolo per creare una connessione diretta con e tra la vita di ogni inviduo abolendo la distinzione tra passato, presente e futuro all’insegna di un’esperienza che riguarda la storia della coscienza collettiva del gruppo al quale si appartiene.

 

Ed è da questo presupposto che il Roma Fringe Festival è partito per elaborare il suo progetto  di creare un festival che avesse come protagonisti compagnie indipendenti con l’obiettivo di realizzare una stagione dedicata a quel teatro che si sviluppa al di fuori delle istituzioni e di dare vita ad una festa dell’arte aperta a tutta la cittadinanza.

La società e gli invidui che ne fanno parte hanno bisogno del teatro perchè sentono la necessità di abbeverarsi alla fonte della cultura che va pian piano prosciugandosi.

I luoghi di fruizione della cultura che vedono via via chiudersi i rubinetti dalle istituzioni cercano di sopravvivere scendendo a compromessi con una società votata alla mercificazione del nulla o tenendo sempre alta la bandiera della cultura di qualità.

In questo medioevo più oscuro e meno produttivo di quello storicamente denominato tale qualcuno ce la fa, altri rimangono indietro o abbandonano l’ impresa.

Il Roma fringe festival ce l’ha fatta e torna nelle strade cittadine, questa volta nella suggestiva location del Parco Adriano di Castel Sant’Angelo e conclude la sua quarta edizione con un grande successo di pubblico. Un salto di qualità con qualche pecca nell’organizzazione ma che ha affrontato questo primo grande rodaggio con energia, forza e passione. I giovani e intraprendenti organizzatori di questa avventura teatrale: il direttore artistico Davide Ambrogi, Alessandro Di Somma, Eleonora Turco, Marco Zordan, Raffaele Balzano, Francesca Romana Nascè, Marta Volterra e il direttore artistico della sezione Comedy Daniele Parisi hanno dovuto affrontare la numerosa risposta da parte delle compagnie italiane e internazionali al bando indetto dal festival, un pubblico vasto ed eterogeneo e una stampa attenta e interessata al loro caso.

Forse un po’ troppo?!

37 giorni di teatro, 82 spettacoli in concorso, 450 compagnie italiane e straniere che si sono alternate sui piccoli palchi allestiti intorno al castello con soffitto il cielo romano e le gradinate in pietra ad accogliere gli spettatori.

Il Festival è diventato luogo di incontro per i cittadini che lontano dal caos cittadino hanno potuto rigenerarsi e immergersi in questa esperienza di teatro on the road e partecipare attivamente votando ogni spettacolo e finanziando, con il pagamento del biglietto, ogni compagnia.

La giuria popolare ha portato in finale quattro spettacoli che durante la serata conclusiva di questo lungo e intenso appuntamento.

La serata è stata inaugurata da “Guerriere – Tre donne nella Grande Guerra”, scritto, diretto e interpretato da Giorgia Gigia Mazzucato, un teatro civile che in occasione del centenario della prima guerra mondiale affronta il nostro passato attraverso gli occhi di tre donne forti, coraggiose narrandoci le loro storie; storie di vita sospese, spezzate dalla violenza insensata della guerra.

Il secondo spettacolo finalista “Gli Ebrei sono matti”, della Compagnia Teatro Forsennato, ideato e diretto da Dario Aggioli, si collega al primo e viaggia sulla stessa corrente temporale portando in scena l’esperienza della guerra vissuta da un ebreo che – per sfuggire alla deportazione – ha preferito ,malgrado lui, attendere la fine della guerra in un manicomio. Il manicomio come metafora di un mondo impazzito in cui la follia ha preso il sopravvento.

L’opera “Les Aimantes”della compagnia francese Mangano-Massip, con protagonisti i danzatori Sara Mangano e Pierre-Yves Massip traduce in linguaggio del corpo le poesie di Prevert. Il teatro danza unito alla pantomina danno corpo ha una storia d’amore senza tempo.

L’ultimo spettacolo andato in scena ,“Fak Fek Fik”, della Compagnia collettivo Sch.lab, con la regia di Dante Antonelli ha conquistato il pubblico e la giuria ottenendo i premi per; Miglior Spettacolo Roma Fringe Festival 2015,  Miglior Drammaturgia e Miglior Attrice consegnato quest’ultimo al gruppo delle tre attrici che hanno dato corpo al testo inedito di Dante Antonelli. Ispirato alla drammaturgia di Werner Schwab lo spettacolo porta in scena con graffiante ironia il nostro presente attraverso un’attenta analisi della società; nevrotica, impazzita, omologata.

Il Roma Fringe Festival, grazie al denso programma, agli ospiti speciali della scena romana (al Teatro Studio Uno, Carrozzerie n.o.t., Teatro Argot Studio, Teatro dell’Orologio, Teatro Tordinona, Andrea Cosentino, Teatro e Critica), ha rafforzato e ampliato una rete di collaborazioni e creato un momento di incontro per il teatro indipendente italiano e straniero al fine di portare avanti un’idea della cultura come cosa pubblica e dare la possibilità a compagnie indipendenti di allargare i propri orizzonti.

ECCO TUTTI I VINCITORI DEL ROMA FRINGE FESTIVAL :

Miglior Spettacolo Roma Fringe Festival 2015: Fak Fek Fik regia di Dante Antonelli, con Martina Badiluzzi, Ylenya Giovanna Cammisa, Arianna Pozzoli.
Menzione Speciale della Giuria: Attore Dario Aggioli per lo spettacolo Gli Ebrei sono Matti
Premio della Critica Periodico Italiano Magazine Roma Fringe Festival 2015: 33
Miglior Comedy Roma Fringe Festival 2015: “Fa Curriculum. Stiamo lavorando per noi” di e con Sfigartisti
Premio della Critica Funweek.it Roma Fringe Festival 2015: Giovan Bartolo Botta per “Valli a prendere”. Sez. Comedy
Miglior Regia Roma Fringe Festival 2015: Andrea De Magistris per lo spettacolo Anselmo e Greta
Miglior Drammaturgia Roma Fringe Festival 2015: Dante Antonelli, Martina Badiluzzi, Ylenia Giovanna Cammisa, Arianna Pozzoli per lo spettacolo Fak Fek Fik
Premio del Pubblico Roma Fringe Festival 2015: Indubitabili Celesti Segnali
Premio Special OFF Roma Fringe Festival 2015: Cute
Menzione Speciale Giovan Compagnia Roma Fringe Festival 2015: Così grande così inutile
MenzioneSpecialedellaGiuria:
Miglior Attore Roma Fringe Festival 2015: Pierre Yves Massip per lo spettacolo Les Aimants
Miglior Attrice Roma Fringe Festival 2015: Martina Badiluzzi, Ylenia Giovanna Cammisa, AriannaPozzoliperlospettacoloFakFekFik
Premio Spirito Fringe Roma Fringe Festival 2015: Malabranca Teatro per lo spettacolo Bignè – L’amore è Checov

 

CONTATTI:
www.romafringefestival.it

 

Silvia Petrella

Silvia Petrella

Silvia Petrella

Appassionata di arte. Laureata in lettere, con indirizzo cultura teatrale, presso l'università Aldo Moro di Bari e naturalizzata romana, dove sta proseguendo gli studi presso il DAMS con indirizzo cinema, televisione e produzione multimediale, collabora con più riviste scrivendo di cinema e teatro. Porta avanti un percorso nello yoga che è diventato una filosofia di vita all'insegna dell'equilibrio tra la mente e il corpo. "Mens sana in corpore sano"