Tecnologia e arte a Roma: da palazzo Valentini a Van Gogh

Tecnologia e arte a Roma: da palazzo Valentini a Van Gogh

Negli ultimi anni a Roma si sono diffusi sempre più i cosiddetti musei multimediali. Audioguide, video, totem, postazioni multimediali, app interattive e molto altro ancora sono sempre più presenti in tutti gli spazi espositivi.

Una delle prime esperienze “immersive”, basate sull’utilizzo della tecnologia, è stata quella di Palazzo Valentini dove il visitatore vede “rinascere” strutture murarie, ambienti, peristilii, cucine, terme, decorazioni e arredi, compiendo un viaggio virtuale dentro una grande Domus dell’antica Roma.

Poi ci sono stati i fori di Cesare e di Augusto dove grazie ad appositi sistemi audio con cuffie gli spettatori possono ascoltare la musica, gli effetti speciali e il racconto di Piero Angela in 8 lingue (italiano, inglese, francese, russo, spagnolo e giapponese, tedesco e cinese).

Gli spettatori sono accompagnati dalla voce di Piero Angela e da magnifici filmati e ricostruzioni che mostrano i luoghi così come si presentavano all’epoca di Augusto e di Cesare: una rappresentazione emozionante ed allo stesso tempo ricca di informazioni dal grande rigore storico e scientifico.

Nell’ultimo anno si è aggiunta la mostra “MADE in Roma”: marchi, loghi, firme e i più disparati simboli di proprietà e appartenenza circondavano la vita di un antico romano non meno di quanto accada oggi per un uomo moderno.

Vetri, piatti e lucerne portavano impressi i simboli distintivi dei propri produttori, le derrate alimentari venivano trasportate in botti ed anfore timbrate da impresari e commercianti, così come era in uso il terribile costume di marchiare con signa schiavi o condannati. Sono solo alcuni degli esempi testimoniati dai preziosi reperti esposti nella mostra archeologica MADE in Roma.

Il percorso espositivo è animato da apparati multimediali, da un sistema di comunicazione dedicato anche ai più piccoli.

Dalla fine di ottobre 2016 a Palazzo degli Esami a Trastevere ha aperto Van Gogh Alive – The Experience: un’esposizione multisensoriale all’interno della quale lo spettatore si immerge per 40 minuti nel mondo del celebre pittore olandese, vivendo un’esperienza emozionale attraverso un percorso che si snoda tra grandi spazi.

“Il visitatore – spiega Rob Kirk, curatore per GRANDE EXHIBITIONS – diventa così un tutt’uno con le 3.000 immagini che si animano e con le pareti, le colonne, i soffitti e i pavimenti che si muovono grazie all’innovativa tecnologia video. Si tratta di un sistema multimediale unico, sviluppato da Grande Exhibitions, che armonizza motion graphic multicanale, suono surround di qualità cinematografica, con oltre 40 proiettori ad alta definizione per fornire immagini dettagliate e particolari in primo piano.”

Tutt’altro che casuale la scelta della location. Palazzo degli Esami che, con i suoi 11 mila metri quadrati, regala ampio respiro alla mostra che si avvale di ben 10 chilometri di cavi elettrici.

La mostra, creata da GRANDE EXHIBITIONS – società specializzata nella creazione, progettazione, produzione e installazione di grandi eventi artistici itineranti – arriva finalmente nella Capitale dopo aver incantato Australia, Stati Uniti e Russia.

All’interno di Van Gogh Alive – The Experience lo spettatore viaggia con l’artista visitando i Paesi Bassi, la Parigi degli Impressionisti, Arles, Saint Rémy fino a Auver-sur Oise, attraverso 800 opere che il Maestro ha composto in 10 anni, tra il 1880 e il 1890. Non manca un excursus sulla vita privata di Van Gogh, con numerose immagini di citazioni tratte dalle lettere al fratello minore Teo.

Mission aggiuntiva di Van Gogh Alive – The Experience è creare uno spazio culturale a 360 gradi, dove per più di 6 mesi si alterneranno laboratori di pittura, scultura, fotografia e workshop in cui l’Arte sarà il comune denominatore.

 

Fabio Pompei

Fabio Pompei

Ingegnere informatico, dottore di ricerca (Ph.D.) in Ingegneria elettronica e giornalista. Ha iniziato la sua carriera in azienda nel settore bancario, attualmente è responsabile in una azienda di telecomunicazioni. Docente in corsi di laurea (ingegneria) in università pubbliche e private, è autore di pubblicazioni scientifiche nel settore delle telecomunicazioni. Ha ricoperto negli ultimi anni incarichi pubblici, occupandosi, in particolare, di Politiche economiche, finanziarie, innovazione tecnologica e semplificazione amministrativa.