The adventures of Alice: lo spettacolo a Roma
The adventures of Alice: lo spettacolo a Roma tra multimedialità e costi
Dall’8 dicembre al 19 marzo presso i nuovi spazi del Guido Reni District (via Guido Reni 7) lo spettacolo multimediale The adventures of Alice si mostra in anteprima mondiale
Un piccolo giardino allestito con figure di cartone a rappresentare i personaggi del libro e un gigantesco cappello che richiama immediatamente alla mente il Cappellaio Matto: sono queste le tracce che conducono direttamente all’ingresso della biglietteria di The adventures of Alice, lo spettacolo multimediale allestito negli spazi del Guido Reni District.
Ma prima di avviarci verso la scritta “entrata”, un momento di necessaria preparazione nella stanza che prelude al racconto e ricostruisce, passo dopo passo, la genesi del libro che ha incantato generazioni, ispirato film e cartoni animati, nato dalla fervida immaginazione di un prelato vissuto a metà Ottocento: è forse questa la zona a cui si può attribuire la definizione di mostra, seppur limitata, in cui si possono vedere fotografie d’epoca, oggetti che richiamano le atmosfere del libro e pagine vergate a mano con i disegni e le parole originali.
Passando oltre si arriva all’Holding Area, una sorta di camera di attesa in cui il conto alla rovescia è scandito da un gigantesco orologio proiettato sulla parete. Pochi istanti prima che scocchi l’ora, nella penombra si avvicina una figura: il bianconiglio, l’animale ossessionato dalla paura di far tardi, apre le tende e, correndo via, dà inizio all’azione. Novelli Alice ci inoltriamo nella sua tana, dalle pareti coperte di quadri e libri, per arrivare al cuore della rappresentazione.
Seduti su un cuscino-fungo o aggirandoci per la stanza, assistiamo allo svolgersi della storia sulle pareti: grazie alla tecnologia SENSORY4TM le vicende della bionda bambina prendono vita in video. Gli ideatori, ispirandosi alle illustrazioni originali di sir John Tenniel, propongono una videoproiezione accompagnata dalla voce del doppiatore Ennio Coltorti. Come un papà che racconti la consueta favola della buonanotte, il doppiatore cerca di imitare le voci e le espressioni dei vari personaggi, mentre gli spettatori seguono le parole sul grande libro centrale o le immagini che si susseguono tutte intorno.
Il suggerimento, come per tutti gli spettacoli immersivi, è quello di spostarsi all’interno dello spazio per cogliere tutte le diverse suggestioni che possono arricchire l’esperienza (apparizioni improvvise di personaggi, movimenti, dettagli dell’ambientazione). Nel corso della narrazione, proprio quando saremo concentrati nel seguire la storia, potrebbero arrivare sulla scena i personaggi in carne ed ossa, ad intrattenere i più piccoli e scherzare con loro. A conclusione della proiezione di The adventures of Alice, passando attraverso un enorme buco della serratura – come fossimo minuscoli quanto Alice durante le sue varie trasformazioni – finiremo nell’area gioco, con annessa sala da thé per gli adulti.
Lo show è pensato, evidentemente, per famiglie con bambini, per offrire loro un’esperienza che vorrebbe essere tradizionale e innovativa al contempo, fondendo la narrazione classica con le nuove possibilità offerte da tecnologie all’avanguardia; spiace, però, constatare che, nonostante le premesse sicuramente allettanti, lo spettacolo risulti meno stimolante di quanto ci si potrebbe aspettare.
Una pecca è rappresentata sicuramente dal costo che le famiglie si trovano a dover affrontare per poter portare i propri bambini a vivere questa esperienza: non sono previste, infatti, riduzioni se non per gruppi numerosi e gratuità per bambini al di sotto dei tre anni. Il prezzo per i pacchetti famiglia da 4 o 5 persone, a seconda che si voglia visitare la mostra durante la settimana o i festivi, oscilla tra 42/52 euro e i 48/60 euro. A conti fatti, forse, una considerazione di questo tipo potrebbe trattenere molti dallo sperimentare una forma di intrattenimento dotata di un certo interesse.
Sara Fabrizi