WORLD POETRY DAY – Ricordi e dissensi di Eduardo Kovalivker

WORLD POETRY DAY – Ricordi e dissensi di Eduardo Kovalivker

WORLD POETRY DAY – Ricordi e dissensi di Eduardo Kovalivker

«[…]Io già scrissi molti versi ; alla solitudine dell’uomo e alla sua tristezza, all’ingiustizia, all’ignoranza, alla povertà. E fu questo il mio eterno amore perverso perchè sempre mi sporsi fuori quando scrissi poesie[…]», scrive, presentandosi, il poeta argentino Eduardo Kovalivker nel poema Stiamo leggendo incluso nella nuova raccolta di poesie intitolata Ricordi e Dissensi..

La poesia risponde sola alla poesia ed è difficile presentare un poeta perchè la poesia è il poeta ed il poeta è come un alchimista che gioca con le parole, tramutando ogni parte del suo essere, ogni ricordo, pensiero, desiderio, azione, ogni piccola parte della sua vita; passata, presente e della vita che dovrà vivere in magici e profondi costrutti.

Eduardo-Kovalivker

Eduardo Kovalivker, uomo, cittadino del mondo, prosatore e poeta con le sue parole riesce ad entrarti dentro come un pugnale diretto all’anima e al cuore. Ogni suo componimento è un pezzo di sé stesso che dona agli altri con la chiarezza, il calore di cui i poeti latino-americani si fanno portatori e  riescono con facilità a raccontarsi. Partendo da La Plata, dove è nato e dove si è laureato in Ingegneria chimica, ha iniziato a conoscere il mondo utilizzando la poesia come mezzo per esprimersi. In Argentina ha pubblicato cinque libri di poesie e un romanzo, El Informe, nel 2010. La Società Argentina di Scrittori nel novembre del 2012 gli ha consegnato la Fascia d’Onore per l’antologia di poesie Cosas perdidas, del 2011. L’America Latina tutta è l’alcova da cui nascono i ricordi e i dissensi del poeta, esplicitati nei suoi versi tradotti e premiati in svariati paesi: Spagna, Messico, Cuba, Belgio, Israele. I giovani e le Università; messicane, cubane, israeliane e italiane, in cui ha tenuto corsi e lezioni,  sempre lo hanno accolto e hanno abbracciato la sua intenzione di farsi conoscere e far conoscere quello che l’Argentina è stato ed è assieme all’universale sentire di un uomo nei confronti della condizione umana.

Ricordi-e-dissensi-eduardo-kovalivker

Attraversando i luoghi e i tempi del proprio vissuto ancora va raccontandosi in quest’ultima antologia poetica Ricordi e dissensi, edita da WIP Edizioni, all’interno della Collana Spazio-tempo che rappresenta la seconda raccolta di opere, dopo Noi. Nosotros (Sentieri Meridiani Edizioni, 2008), uscita in Italia. Ed è a Roma, in collaborazione con l’ambasciata argentina che il poeta fa partire i suoi tour italiani per far conoscere la sua poesia.

 

 

 

 

Eduardo-Kovalikver

All’interno di spazi quali librerie,  radio, associazioni accompagnato da amici, colleghi, compagni giornalisti come il giornalista argentino Gabriel Levinas e la traduttrice Maria Cristina Fraddosio, giornalista un po’ poetessa e filo rosso che collega l’Argentina all’Italia con  il suo amore verso quelle terre lontane, i suoi scrittori e il suo linguaggio che riesce a rendere nella pienezza del significato.

 

Parla il poeta e attraverso la lettura dei componimenti il lettore fa propri i ricordi e le immagini della vita di un uomo che sente di aver sposato l’inchiostro e di aver visto scivolare la vita scrivendo. La raccolta presenta componimenti di carattere introspettivo e componimenti civili che conducono il lettore nel cuore delle terre e di quei popoli; ebreo, africano, latino-americano sottoposti a violente repressioni. Ritroviamo, scorrendo le pagine del libro, componimenti dedicati alle popolazioni indios, alla donna che come genere umano, al di sopra della storia, ha subito violenza da parte di altri esseri umani. Riconosciamo e ritroviamo le figure dei poeti spagnoli come Miguel Hernandez, in cui Kovalivker ritrova «(…) il dolore della Spagna intera», Garcia lorca, Pablo Neruda e l’America latina in cui «(…) resta ancora in esilio la giustizia e la povera gente aspetta».  E di giustizia, della storia dell’Argentina e della sua testimonianza come giornalista ne ha parlato durante l’ultimo tour  Gabriel Levinas, fondatore negli anni ’80 della rivista culturale Argentina El Porteño, la prima rivista che denunciò la scomparsa dei bambini, il fenomeno dei desaparecidos e quello che le popolazioni indigene stavano subendo da parte del regime; la perdita della loro cultura di cui Levinas si è occupato in seguito andando a vivere presso di loro per 6 anni,  cercando di osservarli e aiutarli. Attualmente editorialista e giornalista ha portato, accanto alla poesia del suo amico d’infanzia Eduardo, il suo vissuto, la gioia e la disperazione di tutta l’Argentina.

La poesia, le parole di Eduardo Kovalivker riempiono il cuore e l’anima e ci ricordano che
« (..)di più dei grandi ideali valgono l’uomo buono e la coscienza pura(..)» e sono portatrici di gioia, disperazione e speranza. Speranza in un miglioramento della condizione umana che parte dallo spirito, dalla sensibilità, dal proprio io.  Aspettiamo ora con ansia la traduzione italiana del suo romanzo El Informe perché il mondo ha sempre un continuo bisogna di poesia e bellezza.

 

Ricordi e dissensi di Eduardo Kovalikver

Sito di Eduardo Kovalivker

 

Silvia Petrella

Silvia Petrella

Silvia Petrella

Appassionata di arte. Laureata in lettere, con indirizzo cultura teatrale, presso l'università Aldo Moro di Bari e naturalizzata romana, dove sta proseguendo gli studi presso il DAMS con indirizzo cinema, televisione e produzione multimediale, collabora con più riviste scrivendo di cinema e teatro. Porta avanti un percorso nello yoga che è diventato una filosofia di vita all'insegna dell'equilibrio tra la mente e il corpo. "Mens sana in corpore sano"