Fast and Furious 7

Fast and Furious 7

Fast & Furious 7 rappresenta per certi versi il termine di una lunga saga che, capitolo dopo capitolo, ha visto per lo più solo suonanti incassi con un successo a livello mondiale venendo decretata di fatto la saga che ha creato un nuovo stile cinematografico fatto di belle donne, belle macchine e soldi a palate. Un vero e proprio marchio di fabbrica riconoscibile da pochissimi fotogrammi. Ma Fast & Furious non è solo questo: è anche amore e amicizia. Parafrasando Vin Diesel nei panni di Dominic Toretto, non si tratta di amici ma di una famiglia.

La morte di Paul Walker, attore principale dell’intera saga, avvenuta nel 2013 ha in un certo senso marchiato definitivamente il tutto in modo indelebile legando la saga a tutto ciò che riguarda l’amore e l’affetto per gli amici e per la famiglia. Per terminare le riprese ancora in corso quando Paul si schiantò mortalmente con la sua macchina, l’intera troupe decise di prendersi una pausa di 4 mesi utili per far riprendere gli attori dallo shock. Ma nel frattempo una domanda ben chiara martellava i pensieri dei produttori: come si possono terminare le riprese di un film il cui protagonista non c’è più?

Qui entra in gioco la computer grafica. Per sopperire alla mancanza di alcune riprese, si è fatto ricorso ad uno stratagemma: due dei fratelli di Paul si sono prestati per alcune riprese. Tramite un gioco di telecamere (vedo e non vedo) e l’utilizzo dell’animazione computerizzata, Paul Walker è tornato in scena. Si è sfruttata la fisionomia dei due fratelli per meglio definire la sua immagine in alcune riprese. La più toccante è probabilmente la scena finale in cui Paul nei panni di Brian O’Conner fa la sua ultima apparizione in primo piano: i suoi occhi, il suo sguardo ed il suo sorriso sono stati ricostruiti digitalmente per grande felicità dei fan che farebbero di tutto pur di vedere il proprio eroe tornare in vita. Qualcuno direbbe che Walker è risorto in nome del dio denaro, ma in molti direbbero che ne vale la pena compiere questo conclusivo sforzo per terminare un film e regalare ai fan un’ultima visione del proprio eroe ormai caduto.

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Alla regia troviamo James Wan (Saw, Insidious) e il cambio di stile lo si nota sin dalle scene di apertura. Si fa ampio uso di riprese “rotanti” che inseguono la scena a 360° senza limiti fisici al movimento della macchina da presa tutto a vantaggio dei duelli e delle scene di azione che ben si prestano a questo tipo di riprese regalando al pubblico qualche brivido in più tra un pugno e l’altro.

Peccato però di aver scelto nelle scene al rallentatore la – ormai vecchia – tecnica del movimento “a scatto” tipica degli anni ’90 in cui si duplicano i fotogrammi anziché il più moderno slow motion in cui si rallenta il tempo fino ad ammirare una sparatoria o un’esplosione anche nel più piccolo dettaglio. Strano anche perché nel trailer le stesse identiche scene sono state montate con lo slow motion.

 

Se tra i film di questa sera (www.questaseratv.it) nulla vi appassiona e siete amanti di questo genere di film, perché non andare a supportare il cinema regalandovi una serata all’insegna dei buoni sentimenti e dell’azione allo stato puro? Fast & Furious 7 potrebbe essere la scelta più azzeccata.

Alessia Agostinelli

Alessia Agostinelli

Laureata in filosofia e amante del cinema e della letteratura, sempre in giro per il mondo all'inseguimento dell'unico, grande sogno: la scrittura. Letteratura dell'800, film degli anni '90 e Filosofia di ogni tempo sono da sempre i miei compagni più fedeli.