L’Unione Europea attraverso il teatro, ISO THEATRE.

L’Unione Europea attraverso il teatro, ISO THEATRE.

Dal 14 al 17 luglio 2015 si sono riuniti al teatro Argentina di Roma i dodici giovani attori dell’ International Super Objective Theatre (ISO Theatre).

La brillante idea di creare un organico di artisti provenienti da stati europei differenti (Bulgaria, Portogallo, Francia, Romania, Grecia, Germania, Polonia, Israele) nasce da una masterclass diretta dal regista russo Lev Dodin a San Pietroburgo.

L’obiettivo? Dare vita alla visione di un teatro Europeo, partendo dalle diversità di ogni stato per creare una memoria condivisa.

Si incontrano una volta all’anno in una città Europea, senza un regista e senza un testo scritto. Si danno ogni giorno un tema iniziale, si suddividono in gruppi sempre differenti per interpretarlo, così da poter intrecciare scuole di teatro diverse e capire come poter “funzionare” insieme, trovando un metodo di lavoro condiviso. Ad esempio nella performance del 17 luglio, il “topic” è stato “LEAVING HOME”.

Ma cosa spinge una persona a lasciare casa? Da questa domanda gli attori danno il via alla creatività.

Ognuno dei ragazzi sente emozioni differenti e sceglie come simbolo della propria “casa” oggetti diversi. C’è chi si immagina la casa in un divano del teatro comodo e confortevole, chi sceglie di vederla in un amico, chi invece rende l’idea di pericolo nell’abbandonare la propria casa versando acqua nel pavimento e scivolandoci sopra o nel togliersi i propri vestiti e mettere quelli del suo compagno.

Sketches spiritosi ed emozionanti dove varie lingue si incrociano per creare il caos che rende ancor meglio l’idea dell’ idiosincrasia sentita dai personaggi.

L'Unione Europea attraverso il teatro, ISO THEATRE.

È come osservare da fuori un laboratorio teatrale dove però non c’è un insegnante o regista e tutti si autogestiscono, senza gerarchia interna, prendendo ogni decisione partendo dalle opinioni degli altri.

Uno spettacolo che supera ogni tipologia di pregiudizi e di diversità, anzi che utilizza culture differenti per creare qualcosa di migliore. Un’esibizione ricca di emozioni, interpretata con grande maestria, con un finale a sorpresa di interazione con il pubblico che lascia appagata ogni curiosità.

Una rappresentazione teatrale che fa riflettere sul tema di Unione Europea e sulla linea per cui è stata fondata, motivazione che negli ultimi anni è stata dimenticata da tanti.

Giulia Angius

Giulia Angius

Giulia Angius

Sono nata a Cagliari ma vivo a Roma dal 2009. Mi sono laureata in Psicologia del Lavoro alla Sapienza. Amo il cinema in tutta la sua varietà e le sitcom statunitensi che reputo di qualità. Studio recitazione da dieci anni. Il teatro per me è come l'ossigeno!