Passeggiando per una… “Via!”

Passeggiando per una… “Via!”

Dal 30 Gennaio al 3 Aprile 2016 il Museo di Roma in Trastevere in collaborazione con Zetema Cultura e con il Goethe Institut ospita la mostra fotografia “Via!” – fotografia di strada da Amburgo a Palermo.

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Questa mostra ci racconta la fotografia di strada, un genere che sta prendendo sempre più piede e che può essere frutto di un’assoluta casualità o di un’attento studio delle forme e del movimento. Persone, oggetti, luoghi, animali. Tutto fa parte delle città, del vivere quotidiano. Di quel vivere più pregnante, come si riflette nelle foto in bianco e nero sulla parete sinistra della prima sala: particolari di vita quotidiana immortalati da Stefano Mirabella e Umberto Verdoliva, principalmente ambientati nelle città italiane. Opposte una serie di foto a colori, dal grande impatto visivo che terminano con uno scatto dai tratti fiabeschi ed angoscianti di Mary Cimetta: una bambina con uno zainetto a forma di pecora accovacciata verso un cane lupo, che sapientemente cammina là dove il pavimento indica la strada da percorrere con orme disegnate a terra. I ruoli appaiono rigirati, con il lupo che cerca di evitare la pecora, ma ne è fugacemente attratto. Si passa ad uno scatto di Siegfried Hansen: un particolare di cartoni pubblicitari accartocciati ad Amburgo, da cui spunta un occhio scrutatore, enigmatico e di difficile collocazione a primo impatto visivo. Ritroviamo Hansen  nelle foto in teca, nel classico formato delle “foto di casa”: caldi colori di un vetro appannato, che rendono il contesto inconsistente ma pregno di significati. Sullo sfondo sfocato due amanti si baciano nascosti dalla nebbia acquosa.

immagine2Nella seconda sala si entra in una dimensione cittadina quasi surreale. Sulla sinistra otto scatti, magistralmente disposti ci parlano della stranezze in città: da Fabian Schreyer che ci porta a Berlino, in uno store di maschere in lattice a Marga Van Den Meydenberg che segue attenta un supereroe con bagaglio che si aggira nei parchi della capitale tedesca (solo chi, almeno una volta nella vita, ha fatto l’animatore per bambini può capire la bellezza e la spregiudicatezza di questa foto).

Andando avanti troviamo una serie di foto che hanno come tema principale l’azzurro, spesso messo in contrasto con il colore rosso. Davanti a questi scatti ci si sente liberi. Una boccata d’aria prima di rimmergersi nella parte più viscerale della mostra.

Due foto di Fabian Schreyer catapultano il visitatore nel mondo del linguaggio non verbale. Stesso scatto, stessa inquadratura, identico tema, cambio di contesto. In alto una donna con tacchi alti e scarpe di colore diverso, davanti ad una bancarella di grembiuli a Venezia, porta la mente a richiami inconsciamente legati alla sfera sessuale; in basso le gambe sono di un uomo con il vestito tradizionale bavarese,  davanti ad una bancarella che vende pretzel. Il messaggio cambia totalmente e si sente profumo di allegria e di festa. Ed è sempre delle stesso fotografo lo scatto tagliente ed estremamente vitale di un’anziana donna che cammina con il deambulatore cinta alle spalle dal grosso simbolo della marca “Puma”, posto sopra la vetrina di un negozio. Stesso meccanismo adottato da Stefano Mirabella in uno scatto in bianco e nero, tanto rappresentativo dei nostri giorni: il primo piano di un uomo con la faccia pensierosa. Sopra la testa una serie di frecce adesive indicanti direzioni diverse. Come non pensare alla difficoltà, tanto sentita nei nostri giorni di prendere decisioni su tutti i fronti, di stabilire cosa sia giusto o sbagliato, cosa è bene e cosa è male. Il relativismo racchiuso in un click.

E per finire l’ultima sala: si parla di città, di scene di vita cittadina con tanto di particolari, di similitudini e divergenze che partono dalle terre al nord del Danubio ed arrivano fino al Mar Mediterraneo.

Tre sale accolgono foto che parlano di vita, di noi. Di quella difficile prova che si chiama esistenza, fatta di cose tanto piccole da non riuscire a vederle nell’ andirivieni caotico della città, ma tanto grandi da doverci lavorare sopra. Artisti diversi, scatti esposti con un sopraffine gusto per i particolari che rendono foto a primo impatto inconciliabili, perfettamente accostate tra loro.

Questa è “Via!”.

Silvia Grillo

Elio Tomassetti

Elio Tomassetti

Direttore della testata e giornalista dal 2010, dopo la laurea in Giurisprudenza mi sono sempre occupato di comunicazione soprattutto nei settori socio-culturali. Contatto: eliotomassetti1988@gmail.com