Pianoforte in festival all’Aranciera di Villa Borghese

Pianoforte in festival all’Aranciera di Villa Borghese

Continua la manifestazione Museum Social Club – Edizione Weekend, il contest gratuito dedicato ad artisti emergenti tra i 18 e i 30 anni attivi nell’ambito della danza, della musica e del teatro.

Domenica 27 agosto torna l’appuntamento con la grande musica classica grazie alla rassegna dal titolo Pianoforte in festival all’Aranciera di Villa Borghese: giovani artisti per grandi repertori in collaborazione con Roma Tre Orchestra. Il concerto gratuito si terrà alle ore 11 presso il Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese e vedrà l’esibizione del pianista Jacopo Feresin. In programma tre brani esemplificativi della storia del pianoforte: la Sonata in re maggiore n. 6 op. 25 di Clementi, il valzer 16 op. 39 di Brahms e la Rapsodia in blu di Gershwin.

La programmazione è frutto della collaborazione con importanti istituzioni culturali cittadine quali: Casa del Jazz, Fondazione Musica per Roma, Teatro di Roma, Fondazione Teatro dell’Opera, Accademia Nazionale di Santa Cecilia e con le Orchestre dell’Università Roma Tre e di Sapienza Università di Roma.

PROGRAMMA
Domenica 27 agosto

MUSEO CARLO BILOTTI
In collaborazione con Roma Tre Orchestra

Ore 11
PIANOFORTE IN FESTIVAL ALL’ARANCIERA DI VILLA BORGHESE
Giovani artisti per grandi repertori
Jacopo Feresin, pianoforte

Tre secoli di storia del pianoforte in tre brani esemplificativi di tre repertori e mondi sonori. Con Clementi nasce la “sonata”, la forma compositiva che segnerà da quel momento il poi la storia di questo strumento e vedrà tanti capolavori da parte di pressoché tutti i principali compositori del XIX e XX secolo. I valzer di Brahms sono piccoli idilli musicali, esempio di una concezione romantica, intima e personale della musica dell’Ottocento. La Rapsodia in blu è forse il brano di origine USA più importante di tutti i tempi, un esempio di quello che è stata la musica nel Novecento: un affascinante mélange di generi e culture diverse, dove i confini tra classico, pop, jazz diventano non più così netti e definibili.

Programma musicale
M. Clementi: Sonata in re maggiore n. 6 op. 25
J. Brahms: 16 valzer op. 39
G. Gershwin: Rapsodia in blu

LA LOCATION
L’Aranciera di Villa Borghese, ora sede del Museo Carlo Bilotti, ha una storia secolare e di grande interesse, dovuta alle numerose trasformazioni che nel corso del tempo ne hanno modificato in misura sostanziale sia l’assetto sia le funzioni. Già presente nell’area prima della realizzazione della Villa Borghese da parte del cardinale Scipione (1576-1633), quale residenza di un certo prestigio della nobile famiglia dei Ceuli, l’edificio conobbe i suoi fasti maggiori nell’ultimo quarto del Settecento con Marcantonio IV Borghese (1730-1800). Egli, infatti, nell’ambito delle considerevoli trasformazioni promosse nella Villa, lo fece ampliare e ridecorare, a opera di una folta schiera di artisti di fama, facendone il perno del nuovo assetto dell’area, caratterizzato dalla presenza dello spettacolare Giardino del Lago. Anche la denominazione venne mutata e il Casino fu detto “dei Giuochi d’Acqua” a sottolinearne la funzione ludica, sede di eventi e di feste mondane ampiamente celebrati nelle cronache del tempo.
Si trattava, però, di un periodo glorioso destinato a breve vita a causa dei disastrosi cannoneggiamenti subiti durante gli scontri che portarono alla caduta della Repubblica Romana nel 1849. Ridotto in ruderi e ricostruito molto liberamente e senza più tracce del ricchissimo apparato decorativo, fu adibito ad Aranciera, cioè al ricovero invernale dei vasi di agrumi. Nel 1903, all’epoca del passaggio di Villa Borghese al Comune di Roma, era sede di uffici e abitazioni; ospitò quindi un istituto religioso e successivamente, dal 1982, uffici comunali.
L’intervento realizzato per trasformare l’Aranciera in Museo ha permesso di rendere di nuovo
leggibile quanto restava della sua struttura originaria, recuperando alcuni ambienti occultati
da tempo, e ha fornito l’occasione per ricostruire compiutamente, per la prima volta, la storia dell’edificio.

CONTEST
Per partecipare alle prossime edizioni della manifestazione Museum Social Club (nuova scadenza 21 settembre) è sufficiente inviare una mail e un video di presentazione all’indirizzo social@museiincomuneroma.it.

Ogni mese i momenti performativi più votati sulla pagina ufficiale Facebook (fino a un massimo di quattro) potranno andare in scena durante uno degli eventi del fine settimana.

Info e regolamento al seguente indirizzo: http://www.museiincomuneroma.it/servizi/news/contest_museum_social_club_edizione_weekend.

Fabio Pompei

Fabio Pompei

Ingegnere informatico, dottore di ricerca (Ph.D.) in Ingegneria elettronica e giornalista. Ha iniziato la sua carriera in azienda nel settore bancario, attualmente è responsabile in una azienda di telecomunicazioni. Docente in corsi di laurea (ingegneria) in università pubbliche e private, è autore di pubblicazioni scientifiche nel settore delle telecomunicazioni. Ha ricoperto negli ultimi anni incarichi pubblici, occupandosi, in particolare, di Politiche economiche, finanziarie, innovazione tecnologica e semplificazione amministrativa.