Roma Criminale: visita guidata inedita per scoprire la capitale attraverso i casi di cronaca nera

Roma Criminale: visita guidata inedita per scoprire la capitale attraverso i casi di cronaca nera
  • Appuntamento: venerdì 22 giugno, ore 21:00 in Piazza della Consolazione, davanti la Chiesa di Santa Maria della Consolazione (LUOGO DI ARRIVO: CASTEL SANT’ANGELO)
  • Orario inizio: 21:15 (termine visita 22:50)
  • Costo unico per associati 2018: 9€
  • Costo unico per NON associati (comprende iscrizione associazione neaPOLIS/Roma Nascosta fino al 31 dicembre 2018): 15€
  • Costo speciale per famiglie: gli UNDER 18 3€ (comprensivo di quota associativa)
  • Invalidi: 10€ (comprensivo di quota associativa)
  • Cuffie: 2€ l’una
  • PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: scrivendo una mail a info@romanascosta.net o mandando SMS o WhatsApp al numero 380/1473193.
  • Per avere copia della nostra pubblicazione “Roma Nascosta” scriverci al momento della prenotazione.

 

Roma Nascosta ha elaborato per voi un percorso inedito: la “Roma Criminale”! Vi porteremo a passeggiare per le vie del centro raccontandovi il fascino della Capitale tramite i casi più famosi di cronaca nera. Vedremo luoghi famosi in un’ottica insolita, avvolti nel mistero della notte estiva… La passeggiata partirà da Piazza della Consolazione, passerà per via delle Botteghe Oscure (dove fu trovato il corpo di Aldo Moro), per il Pantheon, per Piazza Navona e si concluderà a Castel Sant’Angelo che, come potete leggere nel seguito dell’articolo, non è stato sempre e solo teatro di arte e cultura…

Castel Sant’Angelo, simbolo della storia criminale di Roma

Castel Sant’angelo è stato costruito nel 139 d.c. per volontà dell’imperatore Adriano che voleva utilizzarlo come sepolcro per sé e per i suoi successori. Il Mausoleo divenne ben presto un valido riparo delle Mura Aureliane, probabilmente ad opera di Onorio nel 403 d.C.: da allora la Mole Adriana iniziò ad essere una difesa per l’accesso in città dal nord.

Mentre tutti  gli altri monumenti di epoca romana sono state vittime di saccheggi, guerre che hanno rovinato o addirittura distrutto l’opera originaria, il Castello di Sant’Angelo accompagna per quasi 2000 anni le sorti e la storia della capitale.

Nel corso del tempo il castello è stato utilizzato in diversi modi.  Nato come  monumento funerario si è trasformato come avamposto fortificato, come splendida dimora rinascimentale, come Museo. Non solo. Castel Sant’angelo è stato anche un oscuro e terribile carcere dove, tra l’altro, sono passati artisti che hanno contribuito a scrivere la storia di Roma.

Benvenuto Cellini era uno di questi. Scultore, orafo, trattatista, argentiere e scrittore, considerato tra i più importanti artisti del Manierismo.

Nel 1527 si distinse per aver difeso Papa Clemente e Castel Sant’Angelo durante il Sacco di Roma, contribuendo all’uccisione , con un colpo di archibugio, del comandante Carlo III di Borbone. Successivamente, però, venne accusato di essersi reso protagonista, durante il Sacco di Roma, di alcuni furti, e per questo imprigionato a Castel Sant’Angelo. Dopo aver passato un lungo periodo nella prigione papale, Cellini fu protagonista di una rocambolesca fuga, rifugiandosi in Francia.

 

Beatrice Cenci, invece, era una nobildonna romana figlia del conte Francesco Cenci, uomo violento e dissoluto. Dopo la morte della madre fu trasferitapresso le monache francescane del Monastero di Santa Croce a Montecitorio. Ritornata in famiglia all’età di quindici anni, trovò un ambiente a dir poco problematico e fu costretta a subire le violenze del padre.
Esasperata dalle malefatte e dagli abusi sessuali paterni, Beatrice organizzò l’omicidio di Francesco con la complicità della matrigna Lucrezia e dei fratelli Giacomo e Bernardo.  Per questo reato, Beatrice fu condannata alla decapitazione che avvenne scena nella piazza di Castel Sant’Angelo la mattina dell’11 settembre del 1599, davanti a numerose persone.

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Redazione Nèa Polis

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