Spero che un giorno così….Modugno apre a Beppe Fiorello la strada dei ricordi.

Spero che un giorno così….Modugno apre a Beppe Fiorello la strada dei ricordi.

Al teatro Ambra Jovinelli dal 13 al 24 maggio ritorna Giuseppe Fiorello con lo spettacolo “Spero che un giorno così…” diretto da Giampiero Solari.

L’artista ci fa “volare” sui ricordi della sua giovinezza attrverso le musiche e le canzoni di uno dei cantanti italiani più conosciuti, Domenico Modugno.

Tra i vari personaggi da lui interpretati , la figura più importante è quella del padre Nicola che fa da collante a tutto lo spettacolo e viene descritto dall’attore con ammirazione. Fin dall’inizio ci spiega quanto il padre assomigliasse al cantante, sia fisicamente che per la sua voce, poiché oltre ad essere un appuntato della Guardia di Finanza era un’artista. È proprio vero che “buon sangue non mente”, visto il successo dei suoi figli!

La differenza tra questi due personaggi, ci spiega, sta nel diverso coraggio: uno infatti ha avuto il coraggio di andare via dalla sua città per trovare il successo, e l’altro ha avuto coraggio di rimanere in una Sicilia difficile, appena uscita dal dopoguerra, creando una bellissima famiglia.

fiorello

Fiorello ha dichiarato. “Scrivendo ho tirato fuori tutto, per prima cosa la timidezza. Non sapevo affrontare le persone e adesso sono davanti al pubblico…questo mestiere ti aiuta a conoscerti, è come fare autoanalisi”. Infatti durante lo spettacolo si rivolge spesso a se stesso, definendosi “u picciriddu”, un bambino timido e chiuso, che prende teneramente in giro.

Ogni vicenda è accompagnata da diversi e sorprendenti giochi di luce e ovviamente da una canzone di Modugno, come“Lu grillu e la luna”, “Tu si na cosa grande per me”, “Volare”, che lui stesso canta accompagnato dalle musiche eseguite dal vivo da Daniele Bonaviri e Fabrizio Palma…e da un pubblico che partecipa con entusiasmo.

L’alternarsi di personaggi diversi che prendono vita attraverso la sua interpretazione e la passione che lui mette nell’affrontare lo spettacolo, è ciò che lo rende avvincente. Lo spettatore si sente a casa, immerso in un calore che solo la famiglia riesce a dare.

 

 

Scritto da Giuseppe Fiorello e Vittorio Moroni

con Giuseppe Fiorello

Regia Giampiero Solari

Oraio spettacoli Dal martedì al sabato ore 21:00, la domenica ore 17:00

Giulia Angius

Giulia Angius

Sono nata a Cagliari ma vivo a Roma dal 2009. Mi sono laureata in Psicologia del Lavoro alla Sapienza. Amo il cinema in tutta la sua varietà e le sitcom statunitensi che reputo di qualità. Studio recitazione da dieci anni. Il teatro per me è come l'ossigeno!