Due imperdibili bellezze di Gaeta!

Due imperdibili bellezze di Gaeta!

I misteri di Gaeta: la Mano del Turco e la Montagna Spaccata

La famosa spaccatura che dà il nome al luogo è dovuta a ben tre fenditure sulla cui natura continuano, ancora oggi, a nascere domande. Oggi, la Montagna Spaccata prevede un percorso per esplorare al meglio questo luogo così suggestivo.

Religione da una parte, superstizione dall’altra. In mezzo una fenditura che sembra trattenere al suo interno tutte quelle leggende, quei miti e quelle credenze che l’hanno attraversata nel corso dei secoli.

Nel Vangelo di Matteo (51:19) è possibile leggere: “Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono”. Si dice infatti che le famose insenature del monte Orlando si siano create proprio nell’attimo in cui il figlio di Dio spirò. Fu per questo che nel 1434, su un’enorme roccia che cadde incastrandosi perfettamente tra le pareti di una delle tre fenditure, venne edificata la Cappella del Crocifisso, dalla quale oggi è possibile ammirare il panorama mozzafiato che vi si staglia davanti.

La fama di un luogo così misterioso e sublime al tempo stesso dovette, per forza di cose, sconfinare i territori italici, tanto da essere citata anche in un capolavoro letterario come il Don Chisciotte di Cervantes. Pontefici, sovrani, vescovi, santi, sono solo alcune delle cariche che hanno visitato questo luogo. Giusto per citarne alcuni: papa Pio IX, Bernardino da Siena, Ignazio di Loyola, Leonardo da Porto Maurizio e San Filippo Neri. Su quest’ultimo circola una delle più famose leggende legate a questo posto: si dice infatti che il santo abbia vissuto all’interno della Montagna Spaccata. Una testimonianza ne sarebbe un giaciglio in pietra conosciuto ancora oggi col nome di “letto di San Filippo Neri”.

Situata ad appena 120 km da Roma e a poco più di 70 da Napoli, Gaeta – e la sua Montagna Spaccata – regalano uno dei panorami e degli scenari più affascinanti della penisola: piena di storie e di leggende, questa terra offre inoltre al visitatore uno spettacolo della natura, sicuramente unico nel suo genere. Una chiesa, una montagna, una fenditura, il mare e un mito che fa da cornice al tutto.

La mano del Turco” è sicuramente uno dei luoghi oggi più visitati nel Lazio. Gli scettici circa la natura sacra delle fenditure ci sono stati fin dall’inizio, e “il Turco” era proprio uno di loro. Una leggenda infatti narra che un marinaio di origini turche fosse sbarcato proprio in prossimità del monte Orlando e avesse cercato riparo in una delle insenature. Incredulo circa le origini dell’anfratto, volle, come San Tommaso, credere solo ai propri sensi; allungò allora la sua mano verso la roccia, per tastarla. In tutta risposta però la montagna si ritirò, quasi evitando il contatto con il miscredente. Così un’orma è ancora oggi visibile sulla parete della misteriosa Montagna Spaccata di Gaeta. Quella della mano del turco è infatti sicuramente l’attrazione più famosa del sito.

Questo speciale luogo porta ancora con sé l’aura di leggenda e di sacralità, che, sebbene in misura minore, avvolgono tutta la montagna.

Articolo di Michele Mattei.

Fonte immagine: Pixabay

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Redazione Nèa Polis

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