Escher a Roma fino al 5 maggio

Escher a Roma fino al 5 maggio

Prorogata fino al 5 maggio la mostra di Escher a Roma.

Un secolo dopo la sua prima visita nella Città Eterna nel 1923, l’indimenticabile artista olandese Maurits Cornelis Escher ritorna a Roma con la mostra più estesa e completa mai dedicata alla sua opera. L’evento è in corso a Palazzo Bonaparte.

Escher a Roma: tra incisioni e litografie

Escher, figura emblematica del Novecento, conosciuto per le sue opere che sfidano le leggi della fisica e della percezione, viene celebrato in una mostra che è un viaggio attraverso l’arte, la matematica, la scienza e il design. Le sue creazioni continuano a stimolare l’immaginazione di milioni di persone, abbracciando appassionati di arte così come di geometria e fisica.

Le sezioni della mostra

La mostra si suddivide in diverse sezioni che esplorano i vari periodi creativi e le molteplici facce dell’arte di Escher:

  1. Gli Inizi: Questa sezione si concentra sulle prime influenze artistiche di Escher, in particolare il suo maestro Samuel Jessurun de Mesquita, che lo introdusse all’Art Nouveau e lo incoraggiò a esplorare la grafica. Qui, i visitatori possono ammirare le prime xilografie e le opere che mostrano la natura in dettaglio, anticipando gli esperimenti prospettici di Escher.
  2. Italia: Coprendo il periodo dal 1922 al 1935, questa sezione dettaglia il tempo trascorso da Escher in Italia, le sue esplorazioni del paesaggio e dell’architettura e la sua partecipazione al movimento artistico romano. Sono in mostra le dodici xilografie notturne del 1934, realizzate attraverso schizzi fatti di notte per catturare dettagli architettonici sotto una nuova luce.
  3. Tassellature: Dopo una visita all’Alhambra a Granada, Escher iniziò a sperimentare con tassellature del piano, creando composizioni che usano simmetrie geometriche. Questa sezione mostra i suoi studi e le opere che illustrano il suo processo creativo nell’arrangiare ripetizioni infinite senza lasciare spazi vuoti.
  4. Metamorfosi: Escher esplorò le metamorfosi, un tema che affronta tramite la trasformazione di tassellature in nuove forme, creando vortici di figure che mutano una nell’altra. Opere come “Metamorfosi II” dimostrano la sua maestria nel fondere realtà e fantasia.
  5. Struttura dello Spazio: In quest’area, Escher esplora concetti matematici e topologici avanzati come il nastro di Möbius, esplorando e distorcendo lo spazio euclideo per sfidare le percezioni convenzionali dello spettatore.
  6. Paradossi Geometrici: Questa sezione raccoglie le opere di Escher che presentano strutture impossibili e illusioni ottiche, dimostrando il suo legame con la matematica e la geometria e il suo continuo dialogo con la comunità scientifica.
  7. Lavori su Commissione: Qui sono esposti esempi di lavori commissionati come ex libris, design per loghi e altri oggetti grafici, mostrando come Escher applicava le tassellature nel design commerciale.
  8. Eschermania: L’ultima sezione documenta l’influenza di Escher nel mondo dell’arte e della cultura popolare, mostrando come le sue idee siano state adottate e adattate in diversi ambiti artistici e commerciali.

Patrocini

La mostra gode del patrocinio della Regione Lazio, del Comune di Roma – Assessorato alla Cultura, e dell’Ambasciata e del Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi, ed è organizzata da Arthemisia in collaborazione con la M. C. Escher Foundation. La curatela è affidata a Federico Giudiceandrea e Mark Veldhuysen.

La mostra in breve

Biglietti: https://www.mostrepalazzobonaparte.it/

Dal lunedì al giovedì 9.00 – 19.30
venerdì, sabato e domenica 9.00 – 21.00
(la biglietteria chiude un’ora prima)

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Redazione Nèa Polis

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