Intervista a Claudio Burei: ultima mostra internazionale dell’artista ma anche inizio di una nuova vita artistica

Intervista a Claudio Burei: ultima mostra internazionale dell’artista ma anche inizio di una nuova vita artistica

Dieci anni fa ammiravo rapito una sua opera, in una collettiva organizzata dall’associazione neaPOLIS al museo di Villa Vecchia, quando una voce alle mie spalle mi chiese:” le piace?”.

Conobbi così Claudio Burei. Mi trovai di fronte ad un opera che lui stesso  chiamava “incisioni della materia”.

È stata la sua prima mostra e l’associazione  neaPOLIS va ancora fiera per questo “battesimo”, poiché nei successivi anni l’attività di Claudio Bureu è stata molto prolifera con mostre organizzate in Italia e nel mondo. Alcune delle sue opere sono in esposizione permanente sia alla Farnesina a Roma che al Museo della società delle Belle Arti di Torino. Ma questa, per i nostri lettori, è storia nota perché abbiamo amato accompagnarlo nella sua avventura artistica, come se si trattasse di una nostra creatura.

Questa di oggi tra noi è una chiacchierata informale, come si conviene tra due amici.

Dopo aver rappresentato l’Italia con la tua personale ad Algeri tre anni fa, abbiamo perso le tue tracce..

In effetti è successo davvero questo…mi sono perso negli ultimi due anni…per fortuna, aggiungerei!

In che senso?

Nel senso reale del termine. Ho chiuso una parentesi, o meglio, credevo di averla chiusa. Chiudere è sempre doloroso ma spesso è vitale. In questi ultimi due, tre anni ho cercato, ho ricercato, mi sono perso…infine credo di essermi ritrovato..

Cosa intendi dire?

Sai, ho sempre pensato alla mia vita come a qualcosa di scisso…del genere io sono questo e faccio questa cosa…ma alle volte a causa di questo modo di pensare, si corre il rischio di cristallizzarsi e non percepirsi nella nostra propria interezza…

Non capisco, hai in programma una nuova mostra?

Si e sarà una importante personale in una grande capitale europea, in uno dei musei più importanti del mondo, dove sono stato invitato ad esporre a febbraio 2022… il mio “canto del cigno”

La tua ultima mostra?!!!

In qualche modo si…nel senso che verranno esposte le opere che hanno caratterizzato la mia decennale esperienza per quanto riguarda l’incisione della materia, per l’ultima volta…

E poi?

E poi…diciamo che ho deciso di riconciliarmi con me stesso…un po’ per urgenza, un pò perché come si dice “volevo chiudere col passato ma il passato non voleva chiudere con me”…insomma, mi sono rimesso a recitare! ..mi interessa principalmente questo aspetto attualmente..

Ora capisco cosa intendevi con quei discorsi sulla “cristallizzazione” ..ti prego racconta ai nostri lettori come e cosa ti è venuto in mente?

Sapevi vero della mia passione per la recitazione, per il teatro? Ricorderai che è stata la mia prima professione da quando avevo venti anni…Beh sai, ultimamente non me la sono passata molto bene…avevo bisogno di soldi, ma nessuna intenzione di riprendere un attività così faticosa come il teatro e allora mi sono detto..quasi quasi mi metto a fare la comparsa nel cinema e nella televisione!..

E….

E l’ho fatto!!..ho iniziato! Solo che per non farmi mancare niente, la mia prima apparizione fortunosamente è stata con un personaggio nel film evento della prossima stagione di Marco Bellocchio per la Rai…una cosa enorme!

Raccontami…

Ho partecipato come comparsa anche in altre serie per la tv e per il cinema, finché un giorno mi hanno proposto un provino per una piccola parte comica in una serie evento che andrà in onda su Rai play..e l’ho vinto!!

Cioè hai ottenuto la parte ?!

Si, la mia prima parte vera nel giro di pochissimo tempo…in una serie comica che credo possa avere grande successo tra i giovani…ma non farmi dire di più ti prego..

Ti voglio lasciare con un ultima domanda..cosa si prova a sentirsi “scisso”?

Guarda, oggi credo di essere finalmente riuscito a riconciliarmi con me stesso…so che posso essere più cose..che posso diversificare…e che, come ti dicevo in altra intervista di qualche anno fa..”che nessuno mi tolga il ballato”!!

Vuoi ricordare ai nostri lettori cosa significa questo detto spagnolo?

Certo, significa che l’unica cosa che conta davvero nella vita sono le azioni che compiamo e che queste nessuno potrà mai portarcele via!

Fabio Pompei

Fabio Pompei

Ingegnere informatico, dottore di ricerca (Ph.D.) in Ingegneria elettronica e giornalista. Ha iniziato la sua carriera in azienda nel settore bancario, attualmente è responsabile in una azienda di telecomunicazioni. Docente in corsi di laurea (ingegneria) in università pubbliche e private, è autore di pubblicazioni scientifiche nel settore delle telecomunicazioni. Ha ricoperto negli ultimi anni incarichi pubblici, occupandosi, in particolare, di Politiche economiche, finanziarie, innovazione tecnologica e semplificazione amministrativa.