Intervista a Claudio Burei, artista eclettico e geniale
Oggi incontriamo Claudio Burei. Lo incontro a Roma , dove ci siamo conosciuti in occasione di una mostra collettiva di arte contemporanea organizzata da nea POLIS al museo di Villa Vecchia a Villa Doria Pamphili.
Claudio, dove sta andando oggi il tuo lavoro di ricerca?
Geograficamente sempre più all’estero, fuori dall’Italia e me ne dispiaccio. Dal punto di vista della ricerca stilistica ed estetica invece credo non si possa fare a meno di utilizzare i mezzi tecnici che oggi possiamo avere a disposizione, come la fotografia, per risciire a cogliere le infinite sfumature della vita che è diventata davvero complessa oggi giorno. Questo, tuttavia, non deve significare la creazione di oggetti di maniera, assimilabili sempre più al design, come purtroppo tanta arte contemporanea sta cercando di far passare. Personalmente sono partito dalla destrutturazione delle immagini, utilizzando il cartone industriale ed altri materiali, fino ad arrivare oggi all’utilizzo anche del computer. Il mio interesse è quello di osservare il Mondo, la realtà ma anche fotografare l’intimo umano e l’ignoto infinito. Oggi è difficile fare arte, io non faccio arte, direi piuttosto che ciò che faccio è più simile al lavoro di un giornalista di cronaca: racconto i fatti, mi sforzo di lasciare una memoria fedele di ciò che è diventato l’essere umano e quali sono gli inganni nei quali vive.
Vivi ancora tra Algeri e Roma?
Si, passo sei mesi all’anno ad Algeri e quando posso torno sempre volentieri a Roma anche se con il passare del tempo gli impegni di lavoro, gli spazi ed i mezzi che ad Algeri ho a disposizione sono sempre maggiori e quindi mi rimane difficile tornare in Italia dove il fermento culturale ed artistico è pressoché assente.
Parlaci delle tue prossime mostre e progetti
Sarò sicuramente in esposizione a Torino al Museo della Società delle Belle Arti da settembre ad ottobre. Contemporaneamente i miei lavori, a novembre 2017, saranno esposti alla Mostra Internazionale ad Algeri con una grande personale. Presto partirò per Seul, Corea del Sud, dove i miei lavori sono stati selezionati per un importante progetto espositivo.
Complimenti Claudio, pochi artisti vantano progetti espositivi in luoghi così diversi del mondo…
I complimenti e un grazie particolare li giro volentieri anche a voi e all’associazione neaPOLIS per avermi fatto conoscere al pubblico romano e di avermi dato un’opportunità, cosa molto rara in Italia, per partecipare a progetti importanti come quello al Museo di Villa Vecchia di Villa Pamphili e al Museo Macro Factory di Roma Capitale nel 2015.
Ti sento amareggiato o sbaglio?
Più che amareggiato sono preoccupato per la situazione culturale italiana e sul fatto che nel nostro paese la cultura e l’arte non venga promossa, salvo rarissimi esempi.
Racconta ai nostri lettori il tuo “sogno”
Hanno attribuito a Picasso la frase: io non cerco…trovo!, ecco, il mio sogno invece è quello di continuare sempre a cercare…non voglio trovare…forse non voglio arrivare da nessuna parte…
Ciao Claudio…e grazie ancora per questo incontro e per le opere ed i lavori che crei. Speriamo di vederti presto in Italia con nuovi ed interessanti progetti che saremo felici di recensire e seguire.
Claudio Napoli