“A proposito della Circonvallazione Ostiense” – Intervista a Flavio Conia

“A proposito della Circonvallazione Ostiense” – Intervista a Flavio Conia

 

di Cristian Compagnoni

Da sempre snodo importante per il traffico immediatamente a sud del Centro di Roma, la circonvallazione ostiense negli ultimi mesi abbiamo assistito ad una parziale riasfaltatura del manto stradale ed alla potatura e sfalcio del verde, interventi importanti ma che non bastano per il definitivo recupero e conseguente rilancio di questa strategica arteria.

Per parlare di questo, oggi abbiamo il piacere di intervistare Flavio Conia, segretario PD dell’VIII° Municipio di Roma, Consigliere e Presidente della Commissione Cultura nello stesso municipio. Focus di questo incontro sarà la Circonvallazione Ostiense e lo affronteremo in modo trasversale toccando anche tematiche non necessariamente di pertinenza municipale.

 – Buongiorno Flavio Conia, la Circonvallazione Ostiense è un importantissimo collegamento nel quadrante di Roma sud a ridosso del centro di Roma tra via Cristoforo Colombo e via Ostiense: in generale non meriterebbe una valorizzazione da parte delle istituzioni? E cosa potrebbe fare o sta facendo in particolare il municipio?

–  Buongiorno a te Cristian e a tutti coloro che ci stanno leggendo. Ringrazio te e la rivista per aver previsto questo momento di approfondimento in merito ad un asse viario così importante per il nostro Municipio e per la nostra città. Noi come ente di prossimità, pur rendendoci conto dell’importanza di aree come questa, poco possiamo fare. Infatti, la Circonvallazione Ostiense, come la stessa via Ostiense, la Cristoforo Colombo, la via Ardeatina, la via Laurentina e tante altre diramazioni da questa viabilità principale non sono di diretta competenza municipale e quindi, su queste ultime, non abbiamo né capacità di spesa, né possibilità decisionale sia sulla carreggiata sia su tutti gli elementi di arredo urbano che sono presenti. A noi rimane la possibilità di proporre, chiedere, sollecitare i dipartimenti competenti, i quali spesso non ci ascoltano. Io su questa strada resto della mia idea: la Circonvallazione Ostiense deve essere l’elemento di congiunzione tra il Tevere e l’Appia Antica. Aperto il varco che collegherà Riva Ostiense con l’area del nuovo rettorato di Roma Tre il percorso è evidente a tutti e tutte. Quale miglior vocazione se non la ripresa di quella che era la sua missione, ovvero collegare la via Ostiense alle aree limitrofe all’Appia? Quindi un miglioramento in senso turistico – culturale sarebbe auspicabile, dando anche maggior respiro alle attività commerciali presenti e alla zona tutta.

– Scendiamo nello specifico e tocchiamo un argomento caro a tanti: il verde pubblico.  La c.ne ha il verde al suo centro ed ai lati ma spesso risulta poco curato, con alberi non sostituiti e sporco lasciando spesso la manutenzione ordinaria alle associazioni dei cittadini. Ritengo sia un patrimonio da tutelare. Che ne pensi?

Sono assolutamente d’accordo con te. In questo senso tutte le forze politiche rappresentate nel Municipio si sono fatte sentire, è una battaglia pibartisan che ci vede schierati nella difesa del verde e dell’incolumità pubblica. L’intervento fatto pochi mesi fa dal Dipartimento Ambiente del Comune di Roma, volto a sfrondare i rami più bassi degli alberi presenti nello square centrale, è stata una vittoria di tutti. Mi preme ringraziare l’Assessore Michele Centorrino per il lavoro che ha svolto e che svolge ogni giorno nel raccogliere le nostre segnalazioni, continue e puntuali. Abbiamo messo, con atti votati all’unanimità e continue pressioni di consiglieri e assessori, il Campidoglio nella condizione di non poter dire di no. Continueremo in questo senso, facendo il possibile per tutte le alberature della zona. Però deve essere chiaro che il Comune ad oggi non ha strumenti per rispondere a tutte le richieste dei territori, né per quanto riguarda le economie capitoline, né rispetto al personale. Siamo arrivati a fine consigliatura con una macchina comunale stanca e devastata. Ora se ne pagano le conseguenze.

– Ex monopoli di stato: da tempo i cittadini non possono fruire dell’intero marciapiede a seguito di lavori mai partiti per la messa in sicurezza di quella struttura, ci potresti aggiornare?

Allora una parte è stata riabilitata al libero transito, rimane una porzione del marciapiede che è interdetta. Noi anche su questo continuiamo a sollecitare il Comune affinché ci restituisca una fruibilità piena degli spazi, specialmente in tempi di Covid 19. Come si fa a rispettare il distanziamento passando in quella porzione prevista per i pedoni?

– Siamo a conoscenza di un progetto capitolino che prevederebbe la creazione di una ciclabile con conseguente eliminazione dei parcheggi, lei sarebbe d’accordo?

Sulla ciclabile c’è stato l’ennesima vacatio di comunicazione tra ente centrale e territorialità: la nostra Giunta e il nostro Consiglio si sono insediati nel 2018, ben due anni dopo l’insediamento del Campidoglio. In quei due anni si sono avviate delle progettualità che non abbiamo potuto controllare e che ad oggi ci troviamo a gestire in fase esecutiva. Una di queste è proprio la ciclabile sulla Circonvallazione Ostiense. Abbiamo più volte sollevato il tema in Commissione Lavori Pubblici, sia maggioranza che opposizione, chiedendo alla Presidente Paola Angelucci di fare sintesi delle perplessità che rimangono sul progetto e che stiamo facendo presente, grazie al lavoro della Presidente, all’Agenzia per la Mobilità. Il nodo dei posti auto è cruciale, come quello della viabilità e della corretta gestione di un progetto che non può calare dall’alto su un intero quartiere senza un confronto.

– Luce: l’illuminazione, specie nei giardini centrali, è scarsa e questo è uno dei motivi per cui le famiglie non usufruiscono di questi spazi: Acea potrebbe fare qualcosa?

Lo square centrale ha un enorme problema: in primis le aiuole che lo dividono dalla strada, che fanno da barriera visiva e naturale. Non è l’illuminazione il problema, ma c’è bisogno di reinventare un luogo che così com’è stato pensato non ha più la forza aggregativa che poteva avere. Più luce si, ma anche una nuova progettazione degli spazi.

– Arredo urbano: i marciapiedi sono larghi ma spesso in cattive condizioni, con pochi cestini per l’immondizia, panchine rotte e fioriere abbandonate, la tua ricetta?

Riprendo quanto scritto sopra: l’arredo urbano della strada va sostituito, ipotizzando anche delle coopartecipazioni pubblico – privato, sponsorizzandone gli arredi, rendendo questa strada meritevole di essere uno dei principali boulevard di Roma. Ma questo, mi spiace ripeterlo, sta tutto al Comune di Roma. La Commissione Lavori Pubblici municipale ha presentato un atto quadro sulla Circonvallazione, un lavoro corale svolto dalla Commissione per censire tutti i problemi presenti. Un prodotto a cui abbiamo lavorato molto, idea della Presidente Angelucci. Anche i consiglieri dell’opposizione, penso a Franco Federici, hanno lavorato alacremente in questi anni per raggiungere risultati per i cittadini e le cittadine. Il Comune non può non ascoltarci. 

–  Scuola: la staccionata in ferro ed i giardini della Lonzi e del Socrate sono abbandonati. Potrebbe essere previsto un progetto di riqualificazione che coinvolga attivamente anche gli studenti?

Sulla scuola vige l’autonomia scolastica, non possiamo imporre a qualcuno di sistemare beni propri. Le scuole del nostro territorio sono sempre attive e presenti nel dibattito locale, ci offrono sempre spunti ottimi di lavoro e rispondono ad esigenze anche esterne al canonico compito della scuola. In questo quadro una collaborazione per migliorare il quartiere si può immaginare.

– Insomma, magari non sarà mai una rambla di Barcellona o un boulevard parigino ma la potenzialità della circonvallazione ostiense è sotto gli occhi di tutti.

Si, concordo, e questi punti di forza vanno valorizzati. Ora l’Associazione dei commercianti ha preso forza e stanno nascendo moltissime belle iniziative, degne di nota. Penso che vadano sostenuti e che il Comune debba prendere spunto dalla vitalità di nuove realtà locali, attive e ben disposte. Noi rimaniamo pancia a terra a lavorare per quanto possiamo, sempre con un orecchio al territorio e disponibili al confronto e al dialogo. 

 

Ringrazio personalmente ancora Flavio Conia e gli auguro un buon lavoro

 

 

 

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Cristian Compagnoni