Tolkien, l’artista

Alla scoperta dell’artista J.R.R. Tolkien
Prima di nascere sulla carta, la Terra di Mezzo è nata nella fantastica mente del suo autore, J.R.R. Tolkien. Oltre alle immortali pagine dei suoi libri, la Terra di Mezzo e i suoi personaggi abitarono i suoi numerosissimi disegni.
I suoi disegni lo collocano nel novero degli scrittori e delle scrittrici con talenti poco conosciuti nelle arti visive; si ricordano le illustrazioni di William Faulkner, i fumetti di Flannery O’Connor, gli schizzi di Sylvia Plath e i quadri di Zelda Fitzgerald.
I capolavori letterari hanno per lungo tempo oscurato la produzione di pittore e illustratore di Tolkien, che portava avanti parallelamente la scrittura e il disegno.
Le sue opere testimoniano un senso artistico acuto e naturale. Ed evidentemente Tolkien stesso lo sapeva (anche se si ostinava a ripetere di non avere nessun talento artistico). Conservava infatti i suoi disegni migliori in un’apposita cartella per riprenderli periodicamente.
Anche tutti gli altri sono però sopravvissuti grazie alla mente catalogatrice dello scrittore, che non ha mai buttato via nulla.
Evidente è lo stretto legame che lo scrittore costruisce tra disegno e scrittura. I suoi manoscritti sono spesso decorati da bozzetti più o meno completi dei paesaggi o delle scene descritte; mentre i disegni (quelli conclusi e autonomi rispetto al manoscritto) recano sempre una dettagliata didascalia, spesso in inglese antico.
Brian Rosebury, docente presso la University Central Lancashire e studioso di Tolkien, ha sottolineato come la scrittura tolkieniana abbia un carattere visivo.
I suoi studi, giunti anche in Italia nel volume Tolkien, un fenomeno culturale, hanno notato – soprattutto nelle descrizioni – un’attenzione artistica nel processo di scrittura, come per aiutare il lettore a visualizzare le varie scene dei suoi libri.
Attraverso la scrittura, Tolkien disegna nello sguardo del lettore la sua storia attraverso una prosa impressionistica basata sul colore, sulla luce, sulle forme.
[la pianura] si estendeva verde e grigia con qua e là dei rigonfi color pastello, per poi sbiadirsi in un orizzonte vago e impreciso.
La Compagnia dell’Anello, I, VIII
I disegni a matita e gli acquerelli di Tolkien, con il loro stile evocativo, non possono far altro che arricchire l’esperienza di lettura e il viaggio del lettore nella Terra di Mezzo.
In commercio, il volume Tolkien: Artist and Illustrator raccoglie più di 200 disegni dell’autore, non solo quelli legati alla Terra di Mezzo, ma anche quelli giovanili. Dedicati esclusivamente ai suoi capolavori sono The Art of The Hobbit e The Art of The Lord of the Rings, entrambi curati da Christina Scull e Wayne G. Hammond, due tra i maggiori esperti di Tolkien al mondo.
Ogni lettore rimarrà naturalmente affezionato alle immagini che la propria mente è riuscita a creare durante la lettura, ma è così raro che si possa vedere una storia graficamente – così come è nata nella mente dello scrittore – che non si può fare a meno di ringraziare Tolkien per l’immenso lavoro intellettuale che ha lasciato all’umanità. Anche attraverso l’inchiostro e il colore.
Articolo di Michele Mattei.
Fonte immagine: Pixabay