Le bellezze naturali di Villa Doria Pamphilj e Villa Sciarra

Alla scoperta di Villa Doria Pamphilj e di Villa Sciarra, due meravigliosi angoli di paradiso a Roma

Villa Doria Pamphilj, con i suoi 180 ettari di terreno, è la più grande delle ville romane. Il nucleo originario fu creato a metà del XVII secolo da Camillo Pamphilj, nipote di papa Innocenzo X. Il luogo fu scelto per la sua vicinanza al Vaticano, la salubrità dell’aria e la presenza di acqua, e fu creato un passaggio sotterraneo, che collega l’edificio più importante, il “Casino dell’Algardi” con la Basilica di San Pietro.
In questo parco ci sono molte statue, fontane e una vasta area verde. Un ponte pedonale collega i due lati della villa, separati da Via Olimpica. Ci sono aree speciali attrezzate per la corsa e lo sport all’aria aperta.

In Villa Pamphilj si può avere davvero un buon tempo! Potrete godervi il piacere di trascorrere del tempo in una vasta area verde e avere la sensazione di essere lontani dalla città e dal suo caos. Si può andare lì per fare jogging, ciclismo, o semplicemente a piedi. Si può godere delle sue bellezze naturali e di essere in stretto contatto con l’ambiente.

Agli abitanti di Roma piace andare in questa villa per trascorrere i pomeriggi della domenica, soprattutto in primavera. Fanno picnic, prendono il sole, giocano a pallavolo e a calcio e si divertono.

Non lontano dal quartiere Trastevere, percorrendo via delle Mura Gianicolensi, troviamo Villa Sciarra, situata in via Calandrelli. Questa è sicuramente una delle ville romane più piccole ma più belle e affascinanti. Ci mostra panorami affascinanti, soprattutto sulla sua sommità.

Nel 1930, Mussolini donò questa villa a Henrietta Wurts a condizione che diventasse un parco pubblico.

All’inizio del XIX secolo gli ultimi proprietari, i signori Wurts, trasformarono il parco in un vero e proprio paradiso, ricco di piante rare (esotiche ma anche mediterranee) e impreziosito da un’originale decorazione scultorea proveniente da una villa lombarda del XVIII secolo. Il luogo incantato ha affascinato e affascinato Gabriele D’Annunzio, che vi ha ambientato il duello di Andrea Sperelli, il protagonista del suo romanzo “Il Piacere”.

Articolo di Daniele Morali

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Redazione Nèa Polis

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