Tosca: “L’Officina Pasolini è stata l’esperienza più bella della mia vita artistica”

Tosca: “L’Officina Pasolini è stata l’esperienza più bella della mia vita artistica”

Intervistare un’artista famosa ed affermata come Tosca rappresenta per noi un vero onore. Farlo su un tema che abbiamo trattato con vera passione e curiosità, come quello delle Officine Pasolini, diventa un piacere ancora più grande (per info su Officina Pasolini clicca qui).

Abbiamo già scritto dell’Officina Pasolini dopo aver partecipato alla serata di chiusura della sezione “Canzone” (https://www.neapolisroma.it/wordpress/officina-pasolini-i-giovani-talenti-italiani-ripartono-dalla-base/), la cui direzione artistica è stata affidata proprio al talento della cantante romana. Le abbiamo chiesto le sue impressioni, cosa le ha lasciato lavorare per mesi a contatto con giovani artisti emergenti. E poi ci siamo voluti togliere qualche piccolo sassolino dalla scarpa sui talent televisivi, croce e delizia della produzione televisiva di oggi. Queste le risposte di Tosca…

 

tosca 2Ci puoi dare un’impressione generale sull’esperienza di questi 5 mesi?

Ho avuto tanto dalla mia vita artistica, ma questa è la cosa più bella e importante in assoluto. Il mio fiore all’occhiello che nessuna collaborazione, o disco o teatro calcato può eguagliare. Il nostro mestiere è quello di supportare con le emozioni le persone, ma vi assicuro che supportare le emozioni di altri artisti è ancora più esaltante. E’ nato un polo che a prescindere da chi lo dirigerà sarà un luogo libero, senza costrizioni o regole che scoraggiano e allontano dalla vera essenza di questo mestiere: essere attorniati e godere di buona musica.

 

Non vogliamo fare polemica, ma vorremmo sapere qual è la differenza per te tra esperienze come questa e i reality tv come X Factor?

Non ho niente contro i reality nel loro senso stretto, ce l’ho con chi li gestisce. Infatti, la maggior parte delle volte vengono seguite regole televisive troppo lontane dalle regole della lungimiranza e pazienza della musica. Le regole televisive partono dall’audience, dall’indotto economico e dal “tutto e subito”.

Se non si cattura l’attenzione il pubblico cambia canale e addio pubblicità. Di conseguenza, percorsi artistici più profondi e articolati diventano pericolosi per quello che diventa esclusivamente una gara dell’esteriorità, del catturare l’attenzione e del “votate per me”.

Il pubblico che segue i talent è per la maggior parte quello che non compra dischi e non va ai concerti o a teatro. Va agli eventi. A quello che va di moda.

I giovani artisti che ho incontrato hanno qualcosa da dire. Non tutti, ma alcuni hanno davvero le carte in regola. E tutti lamentavano la stessa cosa: non avere spazio. E non voler entrare in competizione con il mondo esterno per potere “vincere” il proprio mestiere ma solo poterlo fare cooperando con altri giovani artisti.

La Pasolini è proprio questo: un luogo libero dove professionisti sono a supporto di giovani artisti rispettando e seguendo i loro input.

Una cosa però la devo segnalare: questa globalizzazione dei talent ha fatto che lateralmente, vuoi per disperazione, sia nata una nuova generazione di artisti indipendenti (Di Martino, Colapesce, Levante) che scrivono e fanno i loro concerti con un seguito folto e importante. Una nuova strada che è nata da sé, seguita solo da chi ha voglia di suonare e ascoltare buona musica.

Se dovessi dirti la differenza fra i talent e la Pasolini è che nella seconda non esiste competizione e non ci sono né vinti né vincitori . L’unica cosa che vince è la musica.

 

 

Permettici di chiudere con una domanda che hai posto a molti artisti durante la serata di chiusura: cosa è per te Pasolini?

Un uomo libero che non aveva paura di nulla.

E per questo, ancora oggi, scomodo , anche per intestargli una scuola, poiché per alcuni ancora simbolo di una trasgressione fuorviante.

Le sue poesie, i suoi film, le sue canzoni, oggi più che mai sono avanti di 50 anni. Sono fiera di agire sotto la sua egida. E nel mio piccolo penso che a lui sarebbe piaciuta molto la sua “scuola”.

 

Elio Tomassetti

 

Elio Tomassetti

Elio Tomassetti

Direttore della testata e giornalista dal 2010, dopo la laurea in Giurisprudenza mi sono sempre occupato di comunicazione soprattutto nei settori socio-culturali. Contatto: eliotomassetti1988@gmail.com