Il Ninfeo degli Annibaldi: viaggio tra religione e leggenda

Sabato 21 gennaio, alle 16:45, sarà possibile visitare il Ninfeo degli Annibaldi con Roma Nascosta. Clicca qui per info e prenotazioni.
Il Ninfeo degli Annibaldi venne alla luce nel 1895, durante i lavori per la realizzazione dell’odierna via degli Annibaldi. Una fontana monumentale risalente presumibilmente all’epoca di Augusto, facente parte di una ricca Domus. Non sappiamo a chi appartenesse questa lussuosa residenza, sappiamo però che non molti anni dopo dalla sua costruzione, tra il 54 e il 68 d.C., venne distrutta per far posto alla Domus Aurea di Nerone. Ancora oggi è infatti ben visibile il muro della Domus neroniana che taglia questo sito archeologico di rara bellezza.
Si accede a questa dimensione sotterranea da una porticina metallica, posta nell’omonima via nei pressi del Colosseo, che attraverso una piccola scala a chiocciola conduce all’interno di un ambiente magico.
Dai Greci ai Romani, infatti, le Ninfe sono sempre state il simbolo del candore e della purezza ma anche figure cariche di mistero. Tanto che i Ninfei nascono come luoghi di culto per venerare queste creature mitologiche e in genere venivano posti in prossimità di fontane o di sorgenti d’acqua. Nella civiltà greco-romana con Ninfeo si indicava proprio un “luogo d’acque”, con la presenza di vasche e piante acquatiche presso il quale era possibile sostare, imbandire banchetti e trascorrere momenti di otium. Stessa funzione aveva anche nelle residenze, quelle più ricche e sfarzose: affacciava sul giardino ed era la zona destinata ai banchetti, ai ricevimenti importanti.
